È il presente, sarà sempre storia. Milan e Real Madrid tornano ad affrontarsi in gare ufficiali dopo più di 5mila giorni, quando Pippo Inzaghi ribadiva il suo essere immortale con una straordinaria doppietta nel 2-2 di San Siro. Dopo qualche amichevole in giro per il mondo, la Champions League 2024/25 rimetterà nello stesso campo le regine della competizione, la prima e la seconda squadra con il maggior numero di vittorie. Allora la distanza era ridotta, oggi invece la differenza è ampia - rispetto al resto della compagnia - in favore dei Blancos i quali, all'interno del decennio 2014-2024, hanno volato fino ad arrivare a quota 15 proprio nella precedente edizione.
Milan e Real Madrid vuol dire Europa, vuol dire calcio e anche spettacolo. Per qualche istante vogliamo riportare indietro la memoria e rivivere un grande precedente legato a un incrocio diretto. E speciale per noi. 21 ottobre 2009. Basterebbe già così per ricordare: il 3-2, la doppietta di Pato. I rossoneri sono a Madrid e non hanno certo il pronostico dalla loro, anzi. Il girone era iniziato bene a Marsiglia (2-1), ma il seguente scivolone interno contro lo Zurigo (0-1) aveva complicato i piani. La missione spagnola, a casa dell'ex Kaká, rappresentava già uno spartiacque per la qualificazione, prima ancora di un impegno molto complicato. Leonardo se la gioca col 4-3-3: Dida; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Ambrosini, Pirlo, Seedorf; Pato, Inzaghi, Ronaldinho. Il primo tempo inciampa sull'errore di Dida, che al 19' perde da solo la presa del pallone calciato in maniera innocua da Granero regalando al rapace Raúl il vantaggio. Una bella botta, ma nella ripresa...
Orgoglio, esperienza, classe. Il Diavolo risorge e ribalta il parziale con una prestazione sontuosa. Comincia Pirlo al 62', disegnando una cometa da notevole distanza precisissima all'angolino a beffare Casillas. Poi parte il Pato-show. Al 66' il brasiliano viene lanciato da Ambrosini, approfitta dell'uscita a vuoto del portiere e appoggia in rete. Se il pareggio aveva dato sollievo, l'immediato sorpasso lascia a bocca aperta. Vietato sedersi, vietato fidarsi perché ormai il banco è saltato. Il gol di Drenthe al 76', mancino a fil di palo sugli sviluppi di un angolo, toglie il sorriso e riavvolge di incertezza l'esito finale. Ci pensa sempre il Papero all'88' a far davvero sognare il Milan: zampata al volo, su cross-assist di Seedorf, a mettere in ginocchio sua maestà Real. Praticamente un film. Una pagina indelebile, punti fondamentali verso per il passaggio del girone.
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