È stata la prima trasferta del nostro 2023, sarà anche l'ultima. Salernitana-Milan è una storia circolare se parliamo di questo anno solare, decisamente breve se parliamo di precedenti in assoluto. I granata campani, guidati da un grande ex della nostra storia come Filippo Inzaghi, sono al terzo anno consecutivo nella massima serie e al di là di una fugace apparizione nell'immediato dopo guerra è soprattutto uno il precedente che torna alla mente dei tifosi rossoneri. La prima trasferta di una cavalcata inattesa e indimenticabile, quella verso lo Scudetto del Centenario. A sbloccare il punteggio, quel pomeriggio dell'Arechi, fu un grande protagonista di quella stagione: Oliver Bierhoff.
L'attaccante tedesco era fresco di arrivo in rossonero: nell'estate 1998, infatti, giunse il trasferimento da quell'Udinese dove aveva firmato 57 gol in tre stagioni di Serie A, vincendo il titolo di capocannoniere del campionato 1997/98. A compiere la strada da Udine a Milano, poche settimane prima, erano stati anche il terzino danese Thomas Helveg e l'allenatore romagnolo Alberto Zaccheroni, che sin dalle prime uscite imposta il Milan col suo abituale 3-4-3 e un tridente composto da Weah, Leonardo e lo stesso Bierhoff. Una ricetta che aveva funzionato molto bene all'esordio contro il Bologna a San Siro: un 3-0 firmato dalla doppietta dello stesso Bierhoff e da un gol di Leonardo. All'Arechi, però, Zaccheroni opta per l'argentino Guglielminpietro sulla destra (Weah a sinistra, Bierhoff centrale) contro l'arrembante Salernitana di Delio Rossi, schierata con un 4-3-3 e desiderosa di far bene alla prima partita casalinga in Serie A dopo 50 anni.
La partita resta a lungo in equilibrio, la Salernitana è altra squadra rispetto a quella battuta nella prima giornata dalla Roma all'Olimpico. I granata sfiorano il vantaggio nel primo tempo, colpendo una traversa col giovane Di Vaio e mancando una grossa occasione con Chianese. Il portiere campano Balli si supera su Weah, Guglielminpietro colpisce l'incrocio dei pali: con diverse chance per entrambe le squadre è chiaro che a sbloccare il match sarà un episodio, un guizzo. E il momento arriva a metà del secondo tempo, al 68'. Il minuto della punizione di Albertini che pesca la testa di Bierhoff, a segno con una grande torsione che si rivela imparabile per Balli. A sbloccarla, come contro il Bologna alla prima, è proprio Oliver, che chiuderà il suo primo anno in rossonero con 19 gol in campionato. La squadra di Zaccheroni raddoppia all'86' con la deviazione di Leonardo sul destro al volo di Weah da fuori, la Salernitana accorcia con una splendida punizione di Breda ma al triplice fischio i tre punti sono tutti del Milan. Una vittoria la cui importanza si rivelerà nel corso della stagione e, soprattutto, nel suo splendido finale.
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