Sfide importanti, spesso contraddistinte da prestazioni di livello degli attaccanti delle due squadre. Lazio-Milan è un precedente che vuol dire spettacolo e il presente, che parla dell'ultima giornata del girone d'andata, non dovrebbe fare eccezione. Ci avviciniamo all'inedito martedì sera dell'Olimpico rivivendo cinque precedenti, dal più recente ad altri più datati, nel nostro consueto Time Machine.
3 DICEMBRE 1995: IL GUIZZO DI WEAH
Minuto 87, 12ª giornata. I rossoneri vengono da una lunga imbattibilità in campionato (sei partite, incluso il 3-0 sul Piacenza nel turno precedente) e guidano la classifica con due punti di vantaggio sul Parma secondo, ma faticano ad avere la meglio su una Lazio coriacea, che arrivava all'appuntamento a soli 5 punti dal Milan. Per sbloccare una sfida equilibrata e contratta ci vuole un colpo di genio, di talento. Alla sua prima stagione in rossonero George Weah era già risultato decisivo in tre occasioni - Padova, Roma e Juventus - e il match dell'Olimpico è l'occasione per fare poker. Rinvio di braccio di Rossi su Eranio, appoggio su Weah che riceve, supera Sensini e si lancia in velocità anticipando in controtempo prima i due difensori in aiuto, poi Mancini in porta. Per il numero 9 rossonero è il quinto gol stagionale, per i rossoneri sono tre punti importanti sulla strada per lo Scudetto.
3 OTTOBRE 1999: TRE VOLTE SHEVA
Di grande attaccante in grande attaccante, da Weah - tra l'altro titolare in quella serata di ottobre - a Shevchenko, agli albori della sua epopea rossonera. Una sfida degna di due squadre di campioni, con il Milan che sfoggiava sul petto il Tricolore del Centenario (ottenuto al termine di uno splendido duello con i capitolini) e la Lazio che avrebbe vinto lo Scudetto a fine stagione. I biancocelesti sono in serata, e si portano avanti sul 3-1 dopo appena 38'. Nella successiva mezzora di gioco, a cavallo tra i due tempi, all'Olimpico va in scena il Sheva-Show. 43': servito da Guglielminpietro, Andriy manda a vuoto Favalli, dribbla Marchegiani e va a segno con il suo terzo gol stagionale. 63': è doppietta, la prima in rossonero, con la trasformazione di un rigore ottenuto da Weah. 68': proprio Weah fa partire un filtrante verso il sinistro di Sheva, che insacca sul secondo palo di Marchegiani dopo un dribbling esaltante su Pancaro. È tripletta, dal 3-1 al 3-4. Qualche minuto dopo Salas fisserà il punteggio sul 4-4 finale, ma della serata romana resterà la prima grande notte rossonera del numero 7 ucraino.
26 SETTEMBRE 2004: L'OLIMPICO ANCORA DI ANDRIY
Quasi cinque anni esatti dopo, Andriy Shevchenko tornò a dare spettacolo all'Olimpico sponda biancoceleste. Ancora in un Milan con il Tricolore sul petto, a pochi mesi dalla vittoria del suo Pallone d'Oro. Stavolta, a differenza del 1999, la rimonta rossonera riuscì nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione a inizio secondo tempo di Ambrosini. 70', splendida girata nell'area piccola a risolvere una mischia generata da un calcio d'angolo. 74', lancio di Kaká dopo una triangolazione col subentrato Tomasson: Shevchenko aggira in dribbling Couto - autore dell'iniziale vantaggio della Lazio - e batte ancora una volta Peruzzi, mandando in visibilio i tifosi rossoneri nel settore ospiti. È l'undicesimo gol in carriera allo Stadio Olimpico, terreno particolarmente prediletto per il nativo di Dvirkivščyna.
8 NOVEMBRE 2009: TRE PUNTI VERDEORO
Le partite tra Lazio e Milan sono raramente banali. Dopo due larghi successi rossoneri - 1-5 nell'ottobre 2007, 0-3 nel febbraio 2009 - l'appuntamento del novembre 2009 portava con sé anche una voglia di rivincita da parte dei biancocelesti, attardati in classifica rispetto alle prime posizioni. Il Milan, però, ha altre intenzioni e produce un primo tempo importante nel pomeriggio dell'Olimpico, passando al 21' con il primo gol in rossonero di Thiago Silva, abile a inserirsi al meglio su una punizione di Pirlo. 35', altro colpo di testa stavolta tutto Made in Brazil: cross di Ronaldinho, terzo tempo di Pato che anticipa il difensore mettendo a segno il suo quinto gol stagionale. La Lazio riaprì i giochi nella ripresa con uno sfortunato autogol di Thiago Silva, ma al termine dei 90' l'Olimpico fu ancora rossonero.
24 APRILE 2022: LA CORSA DI SANDRO
La girata di Giroud nel Derby o la zampata, sempre di Oli, a Napoli. La cavalcata di Theo contro l'Atalanta. Il gol di Leão contro la Fiorentina. Tutti momenti indelebili della corsa verso il 19° Scudetto rossonero. Nessuno, per drammaticità della situazione, probabilmente eguale al gol di Sandro Tonali all'Olimpico contro la Lazio. Un gol all'ultimo respiro, con un inserimento a premiare il grande lavoro di sacrificio di Ibrahimović, per una corsa colma di gioia verso una Curva Sud interamente popolata dai tifosi rossoneri in trasferta. Il momento in cui il sogno ha iniziato a prendere forma per davvero, il gol che ha idealmente lanciato l'esaltante volata finale di maggio, culminata nel pomeriggio di Reggio Emilia.
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