Ultima trasferta del girone di Champions League per il Milan di Stefano Pioli, di scena allo storico Maksimir di Zagabria. L'impianto croato, casa della Dinamo dal 1948, ha ospitato i rossoneri in tre occasioni ufficiali, l'ultima delle quali nel ritorno di un terzo turno preliminare della massima competizione europea. Il match d'andata, giocato due settimane prima, aveva indirizzato la qualificazione in favore della squadra di Zaccheroni: riviviamo il match di ritorno nel nostro Time Machine.
LO SCENARIO
22 agosto 2000. Se in questa occasione il match di Zagabria sarà l'ultimo, in trasferta, della fase a gironi, 22 anni fa si trattò della prima partita europea stagionale lontano da San Siro. In una stagione resa anomala dalle Olimpiadi di Sydney che spostarono il via del campionato all'inizio di ottobre - ben dopo l'inizio della fase a gironi di Champions, il 12 settembre, e della Coppa Italia che vide esordire il Milan il 16 settembre - quello del Maksimir era il secondo match ufficiale stagionale della squadra di Zaccheroni. Avendo la necessità di continuare il rodaggio della squadra, quindi, nonostante il 3-1 dell'andata l'allenatore romagnolo limitò a tre giocatori il turnover rispetto alla sfida di San Siro: con Gattuso accentrato nel centrocampo a quattro trovarono posto sulle fasce Coco (per Serginho) e Guly (per Ambrosini), mentre a completare il tridente offensivo insieme a Shevchenko e José Mari fu scelto Gianni Comandini, in gol da subentrato due settimane prima.
ANCORA DOPPIO SHEVA
Di doppietta in doppietta. Il primo tempo di Zagabria porta in calce il nome di un incontenibile Andriy Shevchenko, che dopo le due reti firmate a San Siro in Croazia si eguaglia già nei primi 42' di gioco. Al 23' l'ucraino va a segno con una splendida punizione dai 25 metri, un tiro a foglia morta centrale la cui parabola diventa imparabile per Butina; al 42' il numero 7 rossonero si ripete raccogliendo in area piccola una respinta difettosa di Sedloski e depositando in rete una girata al volo in controbalzo. Quando piove grandina per la Dinamo, dal momento che Sheva causa anche l'inferiorità numerica dei croati un minuto dopo la rete del raddoppio, quando una sua accelerazione viene fermata da un intervento di Agić, prima ammonito e poi espulso per proteste dall'arbitro spagnolo Roca.
LA CHIUDE JOSÉ MARI
Forte del doppio vantaggio e della superiorità numerica, il Milan gioca sul velluto controllando senza troppi patemi l'iniziativa orgogliosa dei padroni di casa. Al minuto 55 arriva il terzo gol rossonero, una grande rete di squadra. Filtrante centrale di Gattuso che pesca il taglio di Coco, cross dalla sinistra per l'inserimento centrale di José Mari che appoggia da due passi. Per l'attaccante spagnolo è il primo gol in Champions League con la maglia del Milan e la prima rete in generale, in rossonero, lontano da San Siro. Nel finale da segnalare soprattutto l'ingresso in campo al 69' di Roque Júnior, all'esordio ufficiale con la maglia del Milan dopo essere arrivato nel corso di quella estate dal Palmeiras. Al Maksimir finisce 3-0 per un Milan che sigilla così, con una prestazione autoritaria, il passaggio alla fase a gironi.
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