storia
13 maggio 2022

MILAN-ATALANTA: IL PRECEDENTE

27 ottobre 2004: tre marcatori inusuali per un successo importante contro gli orobici

C'è di nuovo l'Atalanta nel destino del Milan di Stefano Pioli. La squadra contro cui questo gruppo ha toccato il punto più basso e quello più alto, dal 5-0 del dicembre 2019 alla doppietta di Kessie lo scorso 22 maggio che ci ha riportato in Champions League. La sfida di domenica avrà una grande importanza, in quella che si sta affermando come una delle rivalità più importanti e stimolanti degli ultimi anni in casa rossonera. Milan-Atalanta è una sfida dai tanti precedenti, che talvolta è stata anche decisa da protagonisti inattesi. Come il 27 ottobre 2004

LO SCENARIO
Turno infrasettimanale a San Siro, a cui i rossoneri si presentano al 2° posto di una classifica decisamente inusuale: insieme al Milan - a -5 dalla Juventus - c'è il sorprendente Lecce di Zeman, dietro seguono a breve distanza Chievo, Inter e Messina. La squadra di Ancelotti era reduce dallo 0-0 nel Derby contro i nerazzurri, risultato che a sua volta era il seguito di tre vittorie consecutive contro Lazio, Reggina e Cagliari. Un calendario davvero intenso - prima dell'Inter c'era stato il primo incrocio nel girone di Champions League contro il Barcellona - rendeva quasi obbligatorio un importante turnover per la sfida agli orobici, arrivati a Milano da ultimi in classifica. Prima da titolare in rossonero per Coloccini, oro ad Atene 2004 con l'Argentina, e dall'inizio anche Kaladze, Brocchi e Tomasson

TANTE OCCASIONI, ZERO GOL
È dei rossoneri, con Kaká, la prima occasione del match: destro dal limite che sfiora il palo alla destra di Taibi. L'Atalanta di Mandorlini, però, è ben messa in campo e si rende decisamente pericolosa con Budan, che dopo aver approfittato di un errore in impostazione di Cafu supera in dribbling Coloccini e conclude a rete, trovando però un Dida reattivo e attento. Pirlo impegna Taibi con un destro potente dai 30 metri, poi Kaká sbaglia la conclusione in area dopo un bel triangolo con Shevchenko. Il brasiliano può riscattarsi poco dopo, quando un suo destro dalla distanza assume una traiettoria particolare prima di stamparsi sul palo. Ci prova anche Kaladze con una conclusione in controbalzo, ma nel finale di primo tempo è di nuovo Budan a sfiorare il gol: grande parata di Dida

TRE PRIME VOLTE STAGIONALI
Dopo le tante occasioni del primo tempo, il Milan alza l'intensità in attacco e passa in vantaggio al 53' con Tomasson: l'attaccante danese riceve un lancio in profondità di Pirlo - lesto ad approfittare di un errore in impostazione di Albertini - aggira Natali e realizza il suo primo gol stagionale. L'Atalanta non demorde e si rende pericolosa col solito Budan, ma i rossoneri sfiorano il 2-0 con un sinistro dal limite di Brocchi su cui si stende Taibi. Al 71' arriva il raddoppio rossonero. Progressione di Kaladze che serve Rui Costa: il portoghese appoggia in profondità per Shevchenko che premia l'inserimento del georgiano, a segno anche lui col primo gol stagionale. E, in quanto a prime volte, non c'è due senza tre: secondo minuto di recupero, lancio di Rui Costa per il subentrato Serginho, che dribbla Taibi e firma un 3-0 meritato.


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