storia
11 febbraio 2022

MILAN-SAMPDORIA: IL PRECEDENTE

5 dicembre 2009, attacco al potere: ripercorriamo il 3-0 rossonero

Milan-Sampdoria, il pranzo è servito. Sarà un mezzogiorno in campo, in famiglia a San Siro, per i rossoneri, impegnati domenica nella 25ª giornata di campionato. Prima, però, torniamo indietro di più di dodici anni per ripercorrere un precedente di spessore come quello del 5 dicembre 2009 proprio in casa contro i blucerchiati.

LO SCENARIO
Siamo verso la fine del girone d'andata, il 2010 è quasi alle porte, e il Milan allenato da Leonardo sta andando fortissimo in Serie A. Dopo il pareggio beffa subito in rimonta a Napoli, quattro vittorie consecutive, compresa la più recente e rocambolesca a Catania grazie alla doppietta in pieno recupero di Huntelaar. L'allenatore brasiliano, alla prima esperienza in panchina, ritrova Pirlo e sceglie Antonini al posto dell'indisponibile Oddo. In avanti, spazio alla fantasia: Seedorf a supporto di Ronaldinho, Pato e Borriello.

23 MINUTI DI APPLAUSI
Pronti, via e Milan-show. Basta un minuto per sbloccare la partita: cross di Ronaldinho "alla Ronaldinho" e colpo di testa di Borriello - un fattore in termini realizzativi in quel periodo e in quella stagione - a battere Castellazzi. I rossoneri non si fermano e al 21' trovano la via del raddoppio. Indovinate di chi è l'assist... Esatto, Dinho, ancora, stavolta per la gran botta mancina di Seedorf a gonfiare la rete sotto la traversa. Blucerchiati sotto attacco, al 23' è già 3-0 con la sponda aerea di Borriello per la (doppia) deviazione sottoporta di Pato. In un primo tempo perfetto lo stesso Alexandre ha la carta per calare il poker e firmare la doppietta ma, servito da Abate (subentrato all'infortunato Ronaldinho), fallisce un'ottima occasione.

IN SCIOLTEZZA
La ripresa è di ordinaria e comoda amministrazione. La Samp guidata dalla coppia Cassano-Pazzini nemmeno dopo il riposo riesce a scuotersi, senza creare nessun pericolo alla porta di Dida, rimanendo in balia di un Diavolo che in un paio di circostanze accarezza l'idea di migliorare il passivo, trascinato soprattutto da un Pato incontenibile. Al fischio finale la festa è per il netto successo, il secondo posto in solitaria ribadito a quota 31 punti al termine della 15ª giornata e la vetta più vicina vista la sconfitta dell'Inter capolista nel big match di Torino contro la Juve. Insomma, un sabato da incorniciare. Alla fine di quella Serie A il Milan si piazzerà terzo in classifica, qualificandosi in Champions League, proprio davanti alla Samp.


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