È tempo di Derby, e per la terza stagione consecutiva arriva molto presto in calendario: alla 5ª nel 2022/23, alla 4ª nel 2023/24 e di nuovo alla 5ª quest'anno, Serie A 2024/25. I rossoneri hanno iniziato la stagione con alti e bassi e arrivano alla stracittadina dopo la sconfitta europea contro il Liverpool. Umore completamente diverso per la squadra di Inzaghi, che ha strappato un ottimo pareggio sul campo del Manchester City, offrendo una prova convincente, specialmente a livello difensivo. Nella classifica di Serie A le squadre sono separate da tre punti (8 per l'Inter, 5 per il Milan) e - pur vivendo momenti di salute opposti - sotto diversi aspetti presentano statistiche simili.
Milan e Inter sono, infatti, due delle tre migliori squadre di questa Serie A in termini di: gol segnati (nove entrambe, al pari del Napoli), possesso palla (60.5% i nerazzurri, 59.2% i rossoneri), precisione nei passaggi (90.1% la squadra di Fonseca e 89.3% quella di Inzaghi) ed expected goals a favore (7.6 il Milan, 7.3 l'Inter). Insomma, ci sono gli ingredienti per vivere una partita equilibrata, nella quale i rossoneri cercheranno un guizzo per indirizzare un inizio di stagione finora sotto le aspettative, mentre i nerazzurri cercheranno di proseguire nel solco tracciato fin qui.
UN GRUPPO RODATO
L'Inter è la seconda squadra in Serie A per "anzianità" della rosa, dietro soltanto all'Atalanta. Una classifica che prende come campione la media dei giorni passati in rosa dai giocatori, e questo è sintomatico di un impianto di gioco che funziona e di una conoscenza reciproca che cresce di stagione in stagione. Tante ore di navigazione che hanno permesso al centrocampo di crescere e al contempo di facilitare l'inserimento dei nuovi arrivati - quest'anno Zieliński - all'interno di un sistema collaudato.
Lo stesso discorso vale per la coppia d'attacco Thuram-Martínez, che l'anno scorso in Serie A ha totalizzato 37 gol dimostrando fin dalle prime battute un'ottima intesa: la complementarità tra i due è aiutata dall'attitudine di entrambi sia a legare il gioco sia a cercare spazio in profondità. Il francese quest'anno ha debuttato con una doppietta contro il Genoa, bissata alla 3ª giornata contro l'Atalanta, mentre l'argentino è alla ricerca del primo sigillo stagionale. Ai due si è aggiunto l'iraniano Taremi, attaccante di esperienza e pronto a far rifiatare la coppia titolare.
L'OCCUPAZIONE DEGLI SPAZI
Uno dei punti di forza dell'Inter, forse il più marcato, è la capacità di occupare gli spazi in fase di possesso di palla. La costruzione dell'azione non è frenetica, anzi spesso è molto paziente, e inizia dal portiere, che viene coinvolto ripetutamente. Accadeva precedentemente con Onana nel 2022/23, e la tendenza si conferma ora con Sommer che, per intenderci, in Champions League contro il Manchester City ha completato 53 passaggi, più dei difensori Bisseck e Acerbi. Proprio il ruolo dei tre della retroguardia è centrale nella nascita dell'azione, perché tanto il centrale quanto i "braccetti" vengono coinvolti sia in conduzione sia in occupazione degli spazi interni.
Spesso capita di trovare il centrale (Acerbi o De Vrij) alle spalle della pressione avversaria. La manovra in uscita dal pressing è fluida, si sviluppa prevalentemente in verticale e permette ai nerazzurri di ottenere vantaggi competitivi in diverse zone del campo. Questa conduzione progressiva aiuta la formazione di Simone Inzaghi a sopperire a uno dei difetti principali della rosa, i pochi dribbling. Nella passata stagione, infatti, l'Inter è stata la squadra di Serie A con i valori più bassi nei dribbling: quelli tentati erano in media 8.58 per 90 minuti, quelli riusciti 4.26 per 90 minuti.
Sono disponibili i Kit PUMA di AC Milan per il 2024/25: acquistali ora!