Avvio di stagione agli antipodi, risultati opposti nell'ultimo turno di campionato. Il Milan si avvicina all'esordio europeo dopo il netto 4-0 sul Venezia, il Liverpool dopo il sorprendente ko interno con il Nottingham Forest (0-1). Prima di questo stop, però, i Reds di Arne Slot avevano impressionato in Premier League, mettendo in fila tre vittorie con 7 gol fatti e 0 subiti, compreso il pesante 0-3 a Old Trafford. Più tumultuosa invece la partenza del Diavolo, che è ripartito bene a San Siro. Per entrambe le squadre la grande sfida di Champions League rappresenta un test importante.
In estate si è interrotto il regno di Jürgen Klopp dopo ben nove annate sulla panchina dei Reds, chiusa con il terzo posto in campionato a quota 82 punti. Arne Slot è la nuova guida tecnica e l'ex Feyenoord rappresenta una delle poche novità, visto che il calciomercato ha portato solo l'arrivo di Federico Chiesa e nessuna cessione rilevante. Le insidie sono numerose, alla vigilia c'è anche tanta curiosità. I precedenti contro Tottenham e Newcastle hanno migliorato lo score dei rossoneri contro formazioni inglesi nella competizione, ma l'ultimo doppio confronto con il Liverpool - risalente alla fase a gironi della stagione 2021/22 - ha visto prevalere i Reds in entrambe le occasioni.
SOLIDITÀ DIFENSIVA, CINISMO A FASI ALTERNE: DUE LATI DEI REDS
Il Liverpool crea tanto e concede poco, ma non sempre realizza quanto dovrebbe. Così come nella scorsa annata, fin qui i Reds hanno creato molto più di quanto hanno poi concretizzato: 89.4 il valore accumulato di Expected Goals nella scorsa Premier League a fronte dei "soli" 82 gol realizzati, numeri che assumono più valore se confrontati all'81.9 del Manchester City e al 77.4 dell'Arsenal, autori di - rispettivamente - 96 e 91 reti. I Reds sono stati primi nella classifica delle grandi occasioni mancate, e anche in questo avvio i 7 gol segnati a fronte di un valore di xG di 8.0 sono un avviso. A volte incontenibile, a volte sprecone. Il cinismo del Liverpool però è uscito allo scoperto nell'unico big match disputato fin qui, il 3-0 - combattuto nei numeri, meno nel tabellino - sul campo dei rivali del Manchester United.
Sono sempre le corsie laterali il punto di forza del Liverpool, a oggi però nessuno è ancora riuscito a imporsi con continuità al centro dell'attacco, e in gare come l'ultima interna - ko 1-0 contro un Forest organizzato - questo può costare caro. I gol sono infatti arrivati da Salah (3), Luis Diaz (3) e Diogo Jota (1), all'appello mancano quelli di Gakpo e Núñez. Dietro, invece, i tre clean sheet collezionati in quattro match parlano chiaro, ma i soli 10 tiri concessi mostrano a pieno la solidità della squadra di Arne Slot. Per superare la compatta retroguardia dei Reds ci è voluta una magia di Hudson-Odoi, giunta al termine di un contropiede ben orchestrato, ma il tecnico olandese sa come rendere imperforabile la propria difesa. Alla guida del Feyenoord - nella scorsa fase a gironi - ha sì incassato tre sconfitte esterne, ma la squadra di Rotterdam è stata la seconda per differenziale tra tiri fatti e subiti fuori casa (+19: 48 a favore e 29 contro) e dietro solo al City per numero di tiri concessi.
I PERICOLI DALLE CORSIE, SALAH SEMPRE PIÙ TRASCINATORE
I pericoli sulle corsie esterne partono dal basso e si prolungano fino all'attacco. In basso a destra Alexander-Arnold, uomo ovunque, è l'uomo assist e il suo bottino nella competizione recita 10 passaggi chiave in 52 partite, il classe 1998 è già il secondo difensore inglese di sempre in questa speciale classifica guidata da Ashley Cole (12 in 108). Non è da meno Robertson sul lato opposto, i cross - da fermo e in azioni da gioco - dei due laterali arretrati sono una delle armi principali dei Reds. E davanti a loro due le frecce a disposizione di Slot sono di primissimo livello.
Una su tutti ormai non fa più notizia, ma è sempre più trascinatore. Momo Salah, vecchia conoscenza del nostro campionato, è partito ancora alla grande. 3 gol e 3 assist in queste prime quattro gare di Premier League, l'egiziano è cresciuto di stagione in stagione e oggi è insostituibile anche per il lavoro in fase di costruzione. L'egiziano era andato a segno sia all'andata ad Anfield - prima anche un rigore neutralizzato da Maignan ai suoi danni - che al ritorno a San Siro, e in Champions League sono 41 le reti in totale con la maglia del Liverpool, un record per un giocatore di un club inglese nel torneo.
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