Il Derby non è mai stato e mai potrà essere una partita come le altre. 115 anni di storia di una rivalità che finora ha visto Milan e Inter affrontarsi in ben 238 partite tra tutte le competizioni, 179 delle quali nella sola Serie A (a girone unico), ma con la sfida più sentita che è sempre quella in arrivo. Davanti al proprio pubblico i rossoneri proveranno a conquistare il primo Derby di Milano della storia giocato di lunedì che, in questo modo, verrà disputato almeno una volta in ciascun giorno della settimana. Giroud e compagni proveranno a regalare ai loro tifosi una vittoria che, nel girone di ritorno, manca dal precedente del 5 febbraio 2022 che fu decisivo per il 19° Scudetto rossonero. Una partita che lanciò il successo finale del Milan, dopo un lungo e serrato duello con i rivali di sempre, grazie a un percorso senza sconfitte da lì alla bandiera a scacchi (11V, 4N) nato da quell'indimenticabile doppietta stracittadina del suo numero nove francese.
L'Inter ha ottenuto 83 punti finora e, in caso di successo, toccherebbe quota 86 per la quarta volta nella sua storia in una stagione di Serie A (considerando i tre punti a vittoria da sempre), dopo il 1950/51 (86), il 2006/07 (97) e il 2020/21 (91). Inoltre, considerando anche la fine della passata stagione, i nerazzurri sono reduci da 40 partite consecutive di campionato con almeno un gol all'attivo - la più lunga striscia di sempre nel massimo torneo per la squadra di Inzaghi - e sono rimasti imbattuti nelle ultime 26 partite (21V, 5N) di Serie A: soltanto tre volte nella loro storia hanno registrato più match di fila senza sconfitte nel torneo (l'ultima tra aprile 2007 e febbraio 2008). Tuttavia, l'Inter ha pareggiato due delle ultime quattro partite (2V) di campionato, ovvero tante quante nelle 20 precedenti (18V), e il Milan non perde in casa da 10 match di fila (8V, 2N): i rossoneri non fanno meglio in una stagione da una serie di 12 (10V, 2N) registrata tra novembre 2012 e maggio 2013.
DIFESA SOLIDA, ATTACCO DEVASTANTE E RIPARTENZE FULMINEE: I NUMERI DELL'INTER DI INZAGHI
L'ottimo percorso dell'Inter in campionato è supportato anche dai numeri di entrambe le fasi di gioco. Dal punto di vista difensivo è la squadra che ha subito meno gol (17) e collezionato più clean sheet (19) nei maggiori cinque campionati europei 2023/24 e, in generale, soltanto nel 1988/89 i nerazzurri hanno tenuto la porta inviolata in più occasioni (20) di una singola stagione di Serie A. Alla grande solidità difensiva della squadra di Simone Inzaghi, poi, fa seguito un attacco da 77 reti messe a segno nel torneo in corso: record nel massimo campionato italiano (come le 16 realizzate dai difensori) e meno solo del Bayern Monaco (82) nei maggiori cinque campionati europei.
In particolare, l'Inter sa rendersi estremamente pericolosa quando riesce a tenere il proprio baricentro basso per poi aggredire lo spazio e attaccare in verticale. È prima in questa Serie A per gol segnati in seguito ad attacchi diretti (otto tra le sequenze su azione iniziate nella propria metà campo e hanno almeno il 50% di movimenti in avanti, terminando poi con un tiro o un tocco in area avversaria) e prima nei maggiori cinque tornei europei per reti realizzate in contropiede (nove, al pari di Heidenheim, Lipsia e West Ham). Il Milan dovrà fare attenzione a non alzarsi troppo e lasciare il fianco scoperto alle ripartenze nerazzurre, come in quattro delle ultime cinque stracittadine, durante le quali i rossoneri (60% in media) hanno sempre avuto un possesso palla superiore a quello dei nerazzurri (40%), subendo però in media 2.8 gol a match.
LAUTARO SUL PODIO DEI MARCATORI NERAZZURRI, ÇALHANOĞLU CONTRO IL SUO PASSATO
Con otto gol all'attivo contro il Milan Lautaro Martínez è il terzo miglior marcatore dell'Inter nella storia dei Derby di Milano (considerando tutte le competizioni), alle spalle soltanto di Giuseppe Meazza (12) e Stefano Nyers (11). L'argentino potrebbe diventare il quinto giocatore in grado di raggiungere la doppia cifra di reti nelle sfide tra Milan e Inter con una singola maglia, dopo Shevchenko (14), Nordahl (11) e i già citati Meazza e Nyers. Il numero 10 interista insegue i grandi del passato nerazzurro non soltanto per quanto riguarda i record nelle stracittadine, ma anche verso possibili traguardi stagionali. Considerando i campionati disputati negli ultimi 50 anni, infatti, l'argentino (23 gol in 32 partite nel torneo in corso) potrebbe diventare soltanto il quinto giocatore in grado di segnare almeno 24 reti con la maglia dell'Inter nelle prime 33 sfide di una singola edizione di Serie A, dopo Vieri (24 nel 2002/03), Milito (24 nel 2011/12), Ronaldo (25 nel 1997/98) e Icardi (24 nel 2016/17 e 28 nel 2017/18).
Nella storia recente del Derby di Milano, inoltre, quando si parla della stracittadina non si può non pensare al grande ex: Hakan Çalhanoğlu, che ha preso parte a quattro reti (due gol e due passaggi vincenti) in cinque sfide contro il Milan in Serie A, dopo aver collezionato 135 presenze, 22 centri e 31 assist in rossonero tra il 2017 e il 2021 in campionato. In questa stagione, il turco è diventato il secondo centrocampista nerazzurro a realizzare almeno 11 reti in una singola edizione di Serie A, nell'era dei tre punti a vittoria, dopo Ivan Perišić (11 marcature sia nel 2016/17 che nel 2017/18) e davanti a se ha il traguardo di un altro importante membro della storia interista. L'ultimo centrocampista a segnare più gol con la maglia dell'Inter in un singolo torneo è stato Lothar Matthäus (16 nel 1990/91).
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