Reduce dalla vittoria esterna contro la Lazio, che ha riportato nuovamente i rossoneri a ridosso del secondo posto in classifica in Serie A, il Milan si rituffa nelle serate di coppa per giocarsi l'andata degli Ottavi di finale di Europa League, con l'intento di mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno davanti al pubblico di San Siro. Giovedì 7 marzo, alle 21.00, arriverà lo Slavia Praga, avversario abbordabile sulla carta ma da non sottovalutare sul rettangolo verde. I biancorossi hanno concluso al primo posto il girone G della fase a gironi, nel corso del quale hanno battuto anche la Roma e subito soltanto una sconfitta (sempre contro i giallorossi per 0-2 all'andata). La squadra, guidata dal 2018 da Jindřich Trpišovský, è attualmente la seconda forza del massimo torneo ceco, con 56 punti all'attivo, a -4 dalla vetta occupata dai cugini dello Sparta Praga, contro i quali ha pareggiato a reti inviolate lo scontro diretto nell'ultimo turno.
Lo Slavia Praga vanta numeri notevoli in campionato: è reduce da nove risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi), ha la seconda miglior difesa della competizione - con soli 17 gol al passivo in 23 partite - ed è l'unica squadra a non avere ancora perso in trasferta (otto successi e quattro match in parità lontano dall'Eden Aréna). Per il Milan sarà una novità assoluta: il Diavolo non ha mai incrociato i biancorossi in una competizione europea prima d'ora. Ma la guardia alta è d'obbligo perché anche se i cechi non hanno mai vinto nelle otto trasferte europee (1N, 7P) giocate in Italia contro ben sette formazioni diverse (due volte la Roma e poi Bologna, Udinese, Palermo, Fiorentina, Genoa e Inter), è anche vero che l'avversaria di turno ha perso la gara di andata in un doppio confronto di una fase a eliminazione diretta di una manifestazione europea soltanto in uno degli ultimi dieci precedenti (2V, 7N): 1-0, contro il Chelsea, nel 2018/19, ai Quarti di finale di Europa League.
PRESSING, RECUPERO PALLA E VERTICALIZZAZIONI IMMEDIATE: LE ARMI DELLO SLAVIA PRAGA
La filosofia inculcata da Trpišovský ai suoi uomini si basa su pochi concetti, ma chiari: mettere sempre in campo un calcio propositivo; mai rinunciare a giocare la palla e a imporre il proprio gioco. La squadra ceca, di conseguenza, quando perde il possesso cerca subito di riconquistarlo. Prova ne è un livello di pressing molto alto in questa Europa League, testimoniato da un indice PPDA (numero di passaggi concessi ai propri avversari prima di compiere un intervento difensivo) pari a 10.1: il quarto più basso nella competizione, dopo Atalanta, Sporting Braga e Liverpool.
Una volta rientrato in possesso del pallone, la manovra dello Slavia Praga si sviluppa attraverso verticalizzazioni e palle lunghe per sfruttare i centimetri dei propri attaccanti, come confermato dai 32 lanci andati a buon fine da parte dei cechi - meno soltanto dei 33 dello Sparta Praga e dei 41 del Friburgo, tra le squadre che si sono qualificate agli Ottavi di finale - e dalle 13 conclusioni effettuate a seguito di un recupero offensivo - meno solo di Qarabag (14), Rennes (16) e Friburgo (18). Ma la squadra di Trpišovský può contare anche su una solida diga difensiva che rende impervia la strada per arrivare dalle parti di Ales Mandous. Soltanto quattro i gol subiti dai cechi in sei partite di questo torneo, contro i tre del Milan ma incassati in due match. Inoltre, lo Slavia ha tenuto la porta inviolata in quattro delle sei incontri nella fase a gironi: nessuno ha collezionato più clean sheet nell'Europa League 2023/24 (quattro pure il Brighton).
VÁCLAV JUREČKA E MOJMÍR CHYTIL, COOPERATIVA DEL GOL
Lo Slavia Praga può contare su solidità, esperienza in campo europeo, e gol. Quella ceca è l'unica squadra a vantare due giocatori in doppia cifra di reti nel massimo campionato nazionale 2023/24: 10 marcature sia per Václav Jurečka che per Mojmír Chytil (compresa una tripletta contro il Pardubice, a fine febbraio). I due saranno senza dubbio i principali osservati da parte della difesa rossonera. Jurečka, in particolare, ha realizzato almeno 10 reti in ciascuna delle ultime tre stagioni della massima serie ceca (30 soltanto con la maglia dello Slavia), mentre Chytil è il calciatore che ha preso parte a più marcature (cinque, quattro gol e un assist) per i cechi in questa Europa League, nonché quello che ha messo il sigillo sugli ultimi due centri dei biancorossi nella competizione.
Una coppia gol con numeri di tutto rispetto, ma abile anche nel difendere palla per favorire gli inserimenti dei compagni di squadra. Tra questi, il talentuoso Christos Zafeirīs, classe 2003, mezzala duttile e potente che ha segnato tre reti finora nel massimo torneo ceco, tutte in trasferta, e Lukáš Masopust, con più esperienza rispetto al norvegese (classe 1993) e dotato di un'ampia visione di gioco: sono 19 gli assist che ha servito nelle ultime quattro stagioni nella 1. liga (tre in questa stagione), meno soltanto di Lukáš Kalvach, in vetta a quota 20, tra i pari ruolo nel periodo.
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