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14 febbraio 2024

MILAN-RENNES: L'ANALISI DELL'AVVERSARIO

Prima volta assoluta contro i francesi: tutto sulla squadra di Stéphan

Tornano le grandi notti europee per il Milan. I rossoneri si apprestano a fare il loro esordio nei Playoff di Europa League con l'ambizione di provare a dire la propria fino alla fine in una competizione che il Club non ha mai vinto. Giovedì 15 febbraio alle 21.00 i ragazzi di Stefano Pioli se la vedranno contro un avversario estremamente scomodo come il Rennes, a caccia dell'impresa dopo essere stato eliminato nelle ultime tre occasioni in cui ha affrontato una fase a eliminazione diretta di una delle principali competizioni europee, contro Arsenal, Leicester City e Shakhtar Donetsk.

Il club della Bretagna è in netta ripresa dopo un deludente avvio di stagione e viene da cinque successi consecutivi in campionato: solamente il Manchester City (sei) vanta una serie di vittorie più lunga nei cinque principali campionati europei. Piazzatosi secondo nel Gruppo F alle spalle del Villarreal, il rendimento del Rennes è cresciuto anche in ambito europeo, soprattutto in trasferta dove hanno vinto le ultime due sfide giocate (contro Panathinaikos e Maccabi Haifa). I ragazzi di Julien Stéphan dovranno tuttavia fare i conti con una cattiva tradizione sul suolo italiano, dove hanno perso tutte e tre le partite disputate nella loro storia nei tornei UEFA, contro Juventus, Udinese e Lazio.

RENNES TECNICO E OFFENSIVO, IL TIRO DALLA DISTANZA È L'ARMA IN PIÙ
I bretoni sono una squadra dai meccanismi offensivi consolidati e hanno ricominciato a segnare con buona continuità. Terzo miglior attacco della Ligue 1 con 31 reti all'attivo, alle spalle di PSG (51) e Monaco (40), in Europa League i francesi risultano invece quarti per numero di conclusioni effettuate (93, di cui 33 nello specchio della porta), dietro soltanto a Liverpool (100), AEK Atene e Bayer Leverkusen (96 ciascuna). A spiccare maggiormente è tuttavia il dato riguardante le conclusioni dalla distanza: nessuna squadra ha infatti segnato più reti da fuori area rispetto al Rennes (cinque, come il Maccabi Tel Aviv) nelle competizioni europee 2023/24, con due gol a testa per Blas e Rieder, più uno per Truffert.

Altro dato certamente significativo in chiave offensiva è la percentuale di dribbling riusciti del 55,2% (53 completati su 96 tentati) inferiore solamente a quelle registrate da Marsiglia (59,5%) e Olympiacos (55,8%) in questa Europa League. Questo Rennes non fa solo leva sulle sue spiccate qualità tecniche, dato che all'occorrenza sa alzare anche il livello di intensità fisica: nonostante infatti abbia tentato solo 78 contrasti (quinto peggior dato) nella campagna europea in corso, i rouge et noirs ne hanno vinti ben 55 per una percentuale di successo del 71%, la più alta nel torneo in corso al pari di Marsiglia e Sturm Graz.

TERRIER DI NUOVO SU ALTI LIVELLI, OCCHIO ALLA QUALITÀ DI BOURIGEAUD
Il pieno recupero di Martin Terrier è stato certamente una delle note più liete per mister Stéphan. L'attaccante francese ha ritrovato una condizione fisica ottimale e ha preso parte a cinque gol nelle ultime quattro partite in tutte le competizioni (quattro marcature, un assist), dopo aver partecipato a sole due reti nelle prime 16 presenze dal suo ritorno dall'infortunio in ottobre (un gol, un passaggio vincente). Se dovesse segnare contro il Milan, infatti, Terrier eguaglierebbe Gaëtan Laborde (cinque gol) come capocannoniere del Rennes nelle principali competizioni europee, iscrivendosi di diritto nei libri di storia del club bretone.

Faro della squadra è invece Benjamin Bourigeaud, che guarda tutti dall'alto nella rosa del Rennes per numero di partecipazioni totali a un gol (12, di cui sette reti e cinque assist) ed è il giocatore rossonero che in questa stagione ha creato più occasioni per i compagni (33) considerando tutte le competizioni. Protagonista di un'ottima campagna europea finora anche una vecchia conoscenza del calcio italiano come Arthur Theate, al Bologna nella stagione 2021/22. Il belga è un perno della manovra e viene spesso coinvolto in fase di possesso, come dimostrano le 17 partecipazioni a sequenze di almeno 10 passaggi terminate con un tiro in questa Europa League, miglior dato tra i difensori centrali nel torneo (17 anche per Josip Stanišić del Bayer Leverkusen) e secondo in generale tra i giocatori del reparto arretrato, dietro al solo Jonathan Clauss (20).


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