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29 settembre 2023

MILAN-LAZIO: L'ANALISI DELL'AVVERSARIO

Punti di forza, tattiche e caratteristiche della formazione di Sarri

Sabato di lusso nella 7ª giornata di Serie A: Milan e Lazio si sfidano a San Siro alle 18 in quello che sarà il 161° confronto tra le due formazioni nel massimo campionato. Rossoneri e biancocelesti si presentano al match con otto punti di divario in classifica: il Diavolo è infatti primo con l'Inter a 15 punti, a 7 gli avversari di giornata. Attenzione però a non sottovalutare gli uomini di Sarri, che sono reduci da un netto 2-0 sul Torino e dopo aver perso le prime due partite nel torneo in corso sono rimasti imbattuti in tre delle quattro successive (2V, 1N). L'obiettivo principale della Lazio è senza dubbio centrare due successi di fila in campionato, circostanza che non si verifica dalla fine del precedente (tre in quel caso, contro Udinese, Cremonese ed Empoli). 

Dalla parte opposta però c'è un Milan a caccia della sesta vittoria consecutiva in casa - con Stefano Pioli in panchina è capitato solo tra l’aprile e il settembre 2022. Occhio infine alla fase difensiva: i biancocelesti hanno vinto 2-0 contro il Torino nel turno infrasettimanale, ma è da aprile che non collezionano due clean sheet di fila (striscia di sei iniziata a febbraio). L'ago della bilancia non indica mai un vero favorito in big match come questo, ma i risultati più recenti della Lazio in trasferta non sorridono agli ospiti: quattro sconfitte nelle ultime sette in Serie A lontano da casa (3V), tante quante nelle precedenti 25 (15V, 6N).

LA LAZIO CONCEDE TROPPO IN QUESTO INIZIO E VERTICALIZZA POCO
La Lazio di Sarri non ha iniziato nel migliore dei modi questa stagione. La vittoria sul Torino nell'ultimo turno infrasettimanale ha ridato un po' di ossigeno alla squadra biancoceleste, che però non ha ancora raggiunto i livelli di brillantezza atletica, mentale e tecnica della scorsa stagione. Basti pensare che i capitolini hanno ricevuto ben 90 tiri avversari in queste prime sei giornate, quarto peggior dato del campionato dietro a Empoli, Frosinone e Sassuolo – nella Serie A 2022/23 avevano chiuso con appena 12 tiri subiti di media a match (ora sono 15 di media). 

In generale la Lazio pare avere difficoltà a verticalizzare subito verso il tridente offensivo (appena sette attacchi verticali, solo quattro squadre hanno fatto peggio finora) e a sviluppare il consueto gioco "sarriano" basato su sovrapposizioni, scambi di posizione e uno-due veloci in profondità. L'unico dato che pare soddisfare Sarri finora riguarda l'attenzione massima sulle palle inattive, visto che la formazione della Capitale è una delle quattro – con Juventus, Inter e Bologna – a non avere ancora concesso gol da fermo (otto su otto subiti su azione). Il Milan però è andato a segno già quattro volte su palla inattiva e cercherà di sfruttare anche i calci piazzati per indirizzare un match sulla carta comunque molto equilibrato.

IMMOBILE PERICOLO NUMERO UNO, OCCHIO A LUIS ALBERTO E ZACCAGNI
Ciro Immobile
è senza dubbio il primo nome che i difensori di Pioli devono appuntarsi sulla lista dei più pericolosi. Non solo per il bagaglio di gol che vanta in Serie A e per la sua leadership offensiva in biancoceleste, ma anche per il suo score contro il Diavolo: l’attaccante classe '90 ha rifilato otto reti nel massimo campionato ai rossoneri (tre delle quali al Meazza) e a partire dalla prima (febbraio 2014) è infatti il giocatore che ne conta di più. Altro temibile illustre del match non può che essere Luis Alberto. Lo spagnolo ha messo lo zampino in sei marcature contro il Milan in Serie A (tre reti e tre assist), due delle quali nel 4-0 dell'Olimpico dello scorso 24 gennaio, e solo con Bologna e Fiorentina (otto entrambe) vanta più partecipazioni nella competizione. 

Il centrocampista classe '92 sta vivendo inoltre un avvio di stagione positivo: innanzitutto è, tra i compagni di squadra – uno dei due (insieme a Immobile) con più di una firma nelle prime sei giornate (due a testa); uno dei due (sempre con Immobile) con più tiri nello specchio (quattro ciascuno) e il primo per occasioni create (13). Due inoltre i passaggi vincenti già forniti, se si considera anche quello (prodezza) a Provedel nella gara con l'Atlético Madrid in Champions League (meno solo di Felipe Anderson a tre). Occhio infine a un rilanciato Mattia Zaccagni, (primo con Luis Alberto per conclusioni totali in questo avvio stagionale dei biancocelesti – 12 entrambi in tutte le competizioni) che ha ritrovato il gol nell'ultimo turno di campionato contro il Torino. Il centrocampista non va a bersaglio in due presenze di fila in Serie A dallo scorso gennaio (tre, una delle quali contro i rossoneri all’Olimpico) e anche per lui il Milan è un avversario stimolante: una rete e due assist ai danni del Diavolo – solo contro il Sassuolo (cinque partecipazioni) ha fatto meglio finora nel torneo.


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