Anticipo di lusso per il Milan nel terzo weekend di Serie A: i rossoneri di Pioli venerdì sera saranno ospiti della Roma all'Olimpico, nel big match delle 20.45. Alla 177ª sfida tra lombardi e capitolini nel massimo campionato, arriva sicuramente meglio il Diavolo, che ha centrato sei punti nelle prime due uscite contro Bologna e Torino, convincendo soprattutto sul piano del gioco. A motivare ulteriormente infatti Calabria e compagni c’è anche un traguardo che riguarda le prime tre partite stagionali di Serie A: il Milan può vincerle tutte e tre per la terza volta negli ultimi quattro campionati, lo stesso numero registrato nei precedenti 29. Al contrario invece, i capitolini devono fare i conti con un avvio tentennante, che ha fruttato appena un punto in 180' (pareggio con la Salernitana e sconfitta con il Verona).
Un inizio insolito per la formazione giallorossa, che infatti non chiude le prime tre sfide stagionali di una singola edizione del torneo senza nemmeno un successo dal lontano 2011/12, quando raccolse due pareggi e una sconfitta. In generale la squadra di Mourinho, che tornerà in panchina dopo aver saltato le prime due giornate per squalifica, ha vinto solo una delle ultime 10 sfide di Serie A (5N, 4P): contro lo Spezia nell'ultima giornata della passata stagione.
POCHI TIRI CONCESSI, MA NEI BIG-5 I GIALLOROSSI DETENGONO UN RECORD NEGATIVO
Se da un lato la Roma è la squadra che ha concessi meno tiri nei cinque grandi campionati europei (appena otto), allo stesso tempo quella capitolina è la formazione che ha il peggior rapporto tra reti e conclusioni subite: il 50% - 4/8. Altro aspetto cui Pellegrini e compagni sembrano dover fare molta attenzione è quello sui gol su azione.
Nessuna squadra ne ha subiti di più da questa situazione di gioco rispetto alla Roma in questo avvio di campionato: quattro, al pari del Frosinone. E attenzione perché dalla parte opposta, nessuna ne ha realizzati più del Milan nei 180' che hanno inaugurato la stagione (quattro, come Fiorentina, Inter, Lecce e Napoli). Efficace invece finora la fase difensiva dei capitolini nella propria area di rigore: appena 15 i tocchi concessi agli avversari, meno di qualsiasi altra. Per adesso la Roma ha concesso poco nel complesso, ma è stata punita severamente quando si è distratta.
OCCHIO AL DUO DYBALA-BELOTTI, AOUAR LA SORPRESA, LUKAKU JOLLY?
Nella gara di venerdì sera all’Olimpico l'unica certezza in attacco al momento sembra solo una: Andrea Belotti. L'attaccante classe '93, che ha esordito in casa in questo campionato con una doppietta alla Salernitana e una prestazione impeccabile, ha un precedente contro il Milan che gli sorride. Il numero 11 giallorosso infatti ha realizzato quattro reti nelle sue ultime sei presenze interne contro il Diavolo in Serie A, anche se la più recente risale al 26 settembre 2019. Belotti ha iniziato questa stagione con il piede giusto e tra gli obiettivi di giornata non può non esserci quello di tornare a bersaglio in due presenze casalinghe di fila nella massima competizione per la prima volta da dicembre 2020. Altro giocatore che con il Milan ha un feeling speciale è Paulo Dybala: sette gol e cinque assist per la Joya in Serie A ai danni dei rossoneri. Un totale di 12 partecipazioni che valgono al Diavolo la nomina di seconda vittima preferita nel torneo, alle spalle dell’Udinese (17).
Chi invece non ha precedenti con la formazione lombarda, ma che merita una menzione per un avvio più che positivo, è Houssem Aouar. L'algerino, che con Bryan Cristante e Lorenzo Pellegrini è uno dei tre giocatori della Roma con più occasioni create in questa Serie A (tre in particolare per lui), ha già dato prova delle sue qualità tecniche e del grande dinamismo in campo. L'ex Lione punta a trovare una firma in due incontri consecutivi in campionato per la prima volta da ottobre 2021, con il club francese in Ligue 1. Ultimo nome, più per i dubbi sul suo impiego che per coefficiente di pericolosità, è quello di Romelu Lukaku. Oltre alle cinque partecipazioni in cinque presenze contro i rossoneri nel massimo campionato (quattro gol e un passaggio vincente in nerazzurro), il precedente feeling con Mou potrebbe tornare più vivo che mai: il belga infatti è stato direttamente coinvolto in 43 marcature (33 reti, 10 assist) nelle 76 partite giocate sotto la guida del tecnico portoghese, tra Chelsea e Manchester United. Dopo un'estate in attesa di una destinazione, il belga è tornato per confermarsi protagonista nel nostro torneo.
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