35 fatti, 3 al traguardo: siamo ai chilometri finali di questa Serie A 2023/24, che i rossoneri sperano di portare al traguardo in seconda posizione. Per farlo c'è da superare, domani a San Siro alle 20.45, il Cagliari di Claudio Ranieri, formazione in piena lotta salvezza e alla ricerca di punti vitali. Avviciniamoci al match con la nostra analisi sui possibili fattori decisivi.
I GOL DEGLI ATTACCANTI
La rete di Giroud ha interrotto una mini-striscia di tre partite in cui nessuno dei nostri attaccanti ha trovato la via del gol. Un digiuno così prolungato si era verificato solo a ottobre, nel frullatore di partite con BVB, Genoa, Juventus e PSG. Oli contro il Genoa ha anche, e soprattutto, ritrovato quel gol che gli mancava da un mese, da Milan-Lecce del 6 aprile. Seppur non ci abbia condotto ai tre punti, è comunque un segnale positivo. Così come lo è stato il solito ingresso deciso e positivo di Okafor, e come lo sarà in rientro nei ranghi di Jović dopo tre partite di assenza. Con il reparto al completo, aumentano le alternative a disposizione del Mister: in campionato i tre hanno segnato fin qui complessivamente 26 reti, ma ci sono nuovi potenziali gol da sfruttare a fondo da qui a fine stagione.
TORNARE A CHIUDERE LA PORTA
Due tiri in porta (tra cui il rigore), tre gol subiti: è il dato paradossale di Milan-Genoa, partita manifesto di questo momento "storto" della stagione. Una partita che il Milan era riuscito a raddrizzare fino al 3-2, poi la sfortunata autorete di Thiaw ha fatto il resto. Tre gol concessi, sì, tutti e tre evitabili, altrettanto sì, però anche una punizione fin troppo severa rispetto al poco concesso ai genoani. Ecco, da qui si deve ripartire, dalla concentrazione nelle piccole situazioni, dalla cattiveria, dal rifiuto di subire gol. Il Cagliari ultimamente è una squadra molto continua in attacco, ad aprile ha inflitto due reti ciascuno ad Atalanta, Juventus e Inter. Quindi attenzione massima, in ogni dettaglio.
OFFENSIVI CON PARSIMONIA
Una volta era il 4-2-fantasia, e quello proposto contro Lecce e Genoa ci si avvicina molto in termini di propensione offensiva. Chukwueze-Pulisic-Leão-Giroud sono garanzia di produzione di occasioni e di pericolosità costante, ma allo stesso tempo comportano un piccolo prezzo da pagare e necessitano di un sostegno difensivo costante e attento. In questi ultimi chilometri della stagione, con ritmi più bassi e più stanchezza nelle gambe, equilibrio diventa una parola chiave, specialmente nel caso in cui sia necessario contro-bilanciare un attacco così remunerativo. L'aiuto in ripiegamento degli attaccanti stessi sarà un primo fattore di contenimento del rischio, ma l'atteggiamento generale della squadra dovrà essere proattivo e consapevole.
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