Milan-Genoa inaugura il maggio rossonero. A San Siro si affrontano due formazioni che vogliono chiudere nel migliore dei modi un campionato giunto ormai agli sgoccioli. Se i rossoneri vogliono blindare quanto prima il secondo posto, i rossoblù sono certi da tempo della permanenza in massima serie e navigano a metà classifica con un occhio verso la parte sinistra. Quelle di Mister Pioli e Gilardino sono due formazioni con tante differenze e qualche punto in comune, ma quali potrebbero essere le chiavi della partita? Approfondiamo tre possibili punti di svolta nel nostro Briefing.
POSSESSO E TRANSIZIONI
Due squadre diverse nei principi di gioco e nell'atteggiamento. Indole offensiva da una parte, compattezza e difesa serrata dall'altra. I rossoneri preferiscono attaccare con tanti effettivi e comandare il possesso, i rossoblù preferiscono lasciare il pallino del gioco agli avversari e sfruttare eventuali errori: il 56.3% di possesso medio del Milan è il quinto dato in Serie A, il 43.9% del Genoa il quindicesimo. Segnare tanti gol è la ricetta della formazione di Pioli, concedere poco e nulla quella della squadra - cinica e diretta - di Gilardino. Nell'andata di Marassi si era già osservata la difficoltà nel creare occasioni da rete nitide, perciò non potranno mancare cinismo e creatività negli uno-contro-uno, prestando particolare attenzione alle transizioni negative - ovvero i momenti in cui si perde palla. Per il Milan è anche l'ennesimo test per contrastare un modulo - il 3-5-2 - che ha spesso creato intoppi.
ALLE SPALLE
Un pericolo e un'opportunità. Per sorprendere gli avversari, per cercare di scardinare la compattezza degli schieramenti opposti. Quello di trovare spazi e farsi trovare alle spalle delle linee rivali è un discorso che riguarda le corsie offensive rossonere e la trequarti del Grifone. I laterali rossoblù sono sì ordinati ma non veloci, per questo motivo Leão e Chukwueze - o chi verrà schierato al loro posto - dovranno sfruttare le proprie caratteristiche per attaccare lo spazio nel momento e nel modo giusto nella zona occupata a metà tra i quinti e i terzi di difesa. In modo simile, ma in un'altra porzione di campo, quella alle spalle del centrocampo, agisce e crea pericoli Albert Guðmundsson. Dall'islandese, primo tra tutti in A per numero di occasioni create, passa tutta l'ispirazione offensiva della squadra ligure, e chiudere i rifornimenti verso il classe '97 può essere la chiave per vincere la partita.
CENTRAVANTI DA RITROVARE
Giroud e Retegui. Il primo ha realizzato un solo gol nelle ultime dieci partite tra tutte le competizioni dopo un ottimo inizio di 2024, il secondo non va a bersaglio dal 24 febbraio nella sfida contro l'Udinese. Entrambi sono andati a segno nell'ultima pausa con le rispettive nazionali, ma Milan e Genoa hanno assolutamente bisogno di ritrovare i gol dei propri attaccanti principe. Il francese e l'italiano non si risparmiano mai e spendono tante energie al servizio della squadra nelle due fasi di gioco, per innescarli a dovere e facilitargli i compiti di finalizzazione serve inevitabilmente alzare la qualità dei rifornimenti. Una sfida nella sfida, quella tra il 9 e il 19. All'andata il rossonero era stato protagonista tra i pali, adesso vuole tornare a esultare con il suo popolo.
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