Le insidie del rientro dalla pausa, la voglia di tornare al successo e la determinazione per rilanciarsi davanti al proprio pubblico. Milan-Fiorentina vale sì tre punti in classifica, ma anche molto di più. Un match che ha tutto per regalare spettacolo al popolo rossonero. A San Siro, gli uomini di Mister Pioli ospitano i viola di Italiano per la 13ª giornata di Serie A, un appuntamento atteso. Proviamo a giocare il match in anticipo individuando tre possibili punti di svolta di Milan-Fiorentina.
TANTE SIMILITUDINI, SPAZIO AI SINGOLI
Le formazioni di Pioli e Italiano condividono tante peculiarità di gioco e interpreti. Linea a quattro dietro, centrocampo dinamico - tre centrali o due mediani e un trequartista - e tanta spinta dagli esterni offensivi. Milan e Fiorentina arrivano al gol con tanti uomini, giocano a viso aperto sugli uno-contro-uno, vogliono imporre il proprio ritmo e controllare l'andamento della gara sfruttando possesso (57,1% e 56,9%) e verticalizzazioni improvvise. Due squadre intense con tante caratteristiche in comune, e dunque cosa potrebbe rompere l'equilibrio? Molto lascia pensare alla creatività e alla verve dei singoli. Vincere i duelli personali, in ogni zona di campo, per trascinare la squadra e risolvere la partita. Da Maignan - già decisivo contro i viola in passato - contro Terracciano agli ex Jović e Bonaventura in avanti, chi avrà più forza e qualità per incidere farà la differenza.
APPROCCIO E PALLE INATTIVE
Milan e Fiorentina non pareggiano da sei confronti consecutivi, vinti sempre da chi ha sbloccato per primo il punteggio. Guardando la storia recente, dunque, l'approccio sembra essere determinante, e lo è ancora di più se si considera che fin qui i viola sono sempre partiti forte, segnando tanto in avvio (5 reti nel primo quarto d'ora). I rossoneri hanno fatto altrettanto, trovando la via della rete più spesso nella fase centrale di gara - ben 11 le realizzazioni a cavallo dei due tempi di gioco. I gol - fatti ma anche subiti - non mancano a entrambe, motivo per cui l'efficacia delle palle inattive potrebbe rivelarsi un fattore. I viola primeggiano per numero di gol realizzati di testa (6) e da punizioni indirette (2), fondamentali sofferti nelle ultime uscite dal Milan dopo un avvio di stagione sopra la media. Contro PSG e Lecce i rossoneri sono stati sorpresi negli sviluppi dei corner, per tornare a blindare la porta sarà fondamentale ritrovare l'attenzione necessaria in queste situazioni, e perché no, magari provare anche a colpire la Fiorentina con i suoi stessi punti di forza.
TREQUARTI TRA INSERIMENTI ED EQUILIBRIO
Due interpreti fin qui si sono spesso rivelati l'uomo in più delle due squadre. Da un lato Ruben Loftus-Cheek, al rientro dopo l'assenza di Lecce e decisivo nel successo europeo sul PSG, dall'altro Jack Bonaventura, protagonista di un avvio di campionato esaltante, valso la chiamata in nazionale. Entrambi si muovono con intelligenza tra il centrocampo e la trequarti: più fisico e dirompente il milanista, più brevilineo e tattico il viola. L'8 e il 5 sono chiamati a dare equilibrio alla squadra e a supportare la manovra offensiva con i propri inserimenti e i "bonus" che hanno nelle corde. Gol e assist sono attesi, ma la loro importanza si è vista anche in fase di costruzione e distruzione. Per caratteristiche di corsa, il duello sarà a tutto campo. Una partita nella partita, che potrebbe essere risolta da chi riuscirà a essere più leader.
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