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08 ottobre 2023

GENOA-MILAN: IL DEBRIEFING

L'analisi a freddo del successo rossonero in campionato a Marassi

Ora possiamo respirare e, a bocce ferme, analizzare quanto è successo a Marassi in Genoa-Milan. Nel contesto di una partita frizzante, con un finale rocambolesco, è necessario approfondire tanti aspetti che hanno portato al successo rossonero. Lo facciamo nel nostro consueto Debriefing. 


IL CARATTERE DEL GRUPPO
La batosta del Derby poteva far male a chiunque, ma per questa squadra è diventata una molla per rialzarsi e reagire: da quel 5-1 ecco una striscia di quattro vittorie consecutive in Serie A che ci permettono di arrivare a una nuova sosta in testa alla classifica. A Genoa la squadra è arrivata con il fiato un po' corto per i tanti impegni ravvicinati ma ha saputo vincere - lottando e soffrendo - una partita spigolosa. Lo step più evidente di questa prima parte di stagione è evidenziato dalla capacità di vincere anche quei match in cui non si esprime il proprio miglior calcio, condizione che invece si era rivelata necessaria nella stagione scorsa contro molte formazioni di bassa classifica. Con i nervi, con l'esperienza e con l'energia di crederci fino in fondo.


GLI UOMINI CHIAVE
Avevamo impostato un discorso simile per Leão e i suoi due assist in Milan-Lazio, lo ripetiamo a margine di Genoa-Milan: gli uomini fanno la differenza all'interno di un collettivo che funziona. A Marassi ci sono due individualità che spiccano nel finale concitato: Christian Pulisic e Olivier Giroud. Il primo entra e spacca la partita con il suo quarto gol in campionato; il secondo - proprio come Chris - esce dalla panchina e si riscopre protagonista tra i pali. Nei loro minuti in campo si sono visti l'esperienza, la lucidità e la capacità di essere decisivi quando serve, soprattutto mantenendo i nervi saldi. E in questa notte intensa, le loro giocate hanno fatto la differenza. Una differenza che si concretizza in due punti in più in classifica


UNA MANOVRA NON CONSERVATIVA
Il Genoa, anche per le assenze di Messias e Retegui, ha impostato una partita di contenimento, schierando sei difensori di ruolo nella formazione titolare. L'idea di Gilardino, poi rivelatasi vincente per gran parte del match, è stata quella di chiudere ogni possibile spazio ai rossoneri e mantenere quasi tutti gli effettivi sotto la linea della palla in fase di non possesso. Il Milan ha dovuto e ha saputo aspettare, senza però trincerarsi dietro un giro palla conservativo e orizzontale: a volte sbagliando, ma con coraggio, spesso abbiamo cercato il varco centrale, la verticalità, per scardinare un'avversaria ben messa in campo. Le migliori occasioni, infatti, sono arrivate così. Poi l'azione del gol di Pulisic - se ci pensate, molto simile al raddoppio in Roma-Milan - ha premiato l'insistenza rossonera. 


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