Dopo due successi nelle prime due stagionali di Serie A, i rossoneri sono ora attesi a una prova molto tosta: Roma-Milan all'Olimpico. Una trasferta delicata e da affrontare al massimo delle proprie possibilità, al cospetto di una squadra che davanti al proprio pubblico vuole trovare la prima vittoria in campionato. Nel nostro approfondimento, andiamo ad analizzare le possibili chiavi del match contro i giallorossi.
I MINUTI DI RECUPERO
Nei due pareggi della stagione scorsa - 2-2 a San Siro e 1-1 all'Olimpico - cinque reti sono state segnate oltre il 75' e addirittura tre oltre il 90'. Prendendo come campione la Serie A 2022/23, dei 50 gol segnati dalla Roma il 30% (15) è arrivato tra il 76' e il fischio finale. Questo denota una caratteristica ben chiara della formazione di Mourinho: non mollare mai, come accaduto nella rimonta contro la Salernitana alla 1ª giornata e nella quasi-rimonta a Verona alla 2ª. I giallorossi sono esperti, bravi a sfruttare le situazioni specialmente da calcio piazzato, e nei finali di partita dimostrano di essere pericolosi quando il risultato è in bilico. Servirà massima attenzione da parte dei rossoneri, che si sono dimostrati altrettanto pericolosi nei finali di partita (15 reti come i giallorossi, nel 2022/23 ma 23% sul totale).
FATTORE LOFTUS-CHEEK
Nel successo contro il Torino è apparsa in maniera sempre più evidente la crescita di Ruben Loftus-Cheek all'interno dello scacchiere tattico rossonero. L'ex Chelsea, da mezzala destra, ha dato un contributo importante sia in fase di ripiegamento sia in fase offensiva, con l'assist per Pulisic e una grande occasione da gol nella ripresa. La sua capacità di svolgere la doppia fase abbinando fisico e qualità potrebbe mettere in difficoltà la Roma, specialmente all'interno di una partita che può presentarsi chiusa, fisica e molto bloccata. Ai lati di Cristante i giallorossi dovrebbero schierare due mezze ali molto tecniche come Pellegrini e Aouar, che potrebbero pagare un po' dazio in copertura, perciò un inserimento o uno strappo palla al piede, peculiarità del gioco di Ruben, possono rompere l'equilibrio all'Olimpico.
IL GIOCO OFFENSIVO ROSSONERO
Le vittorie contro Bologna e Torino hanno messo in luce un gioco offensivo "nuovo" per il Milan, capace di creare molte occasioni anche contro difese schierate. Quello che era stato un punto debole della passata stagione può invece trasformarsi in una nuova arma: fraseggi corti, ricerca costante del dialogo e posizione molto alta dei due esterni di difesa. Come contro i granata, storicamente molto chiusi e organizzati in difesa, i rossoneri all'Olimpico dovranno cercare di esplorare ogni opzione offensiva per scardinare la retroguardia di Mourinho. Perso Ibañez in estate, nel terzetto difensivo è stato promosso Llorente ma i giallorossi hanno subito quattro reti nelle prime due partite senza in realtà concedere troppe occasioni: per questo motivo è lecito attendersi una squadra ancora più attenta e concentrata per lasciare ai rossoneri pochissimi spazi.
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