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28 aprile 2023

ROMA-MILAN: LE CHIAVI DELLA GARA

I fattori principali dai quali potrà dipendere la contesa dell'Olimpico

All'andata ha rappresentato l'inizio del periodo più difficile della stagione, al ritorno rappresenterà comunque un nuovo punto di svolta: positivo o negativo dipenderà dall'esito. Dalla Roma dipenderà molto della qualificazione rossonera alla prossima Champions League: batterla vorrebbe dire staccarla, dopo averla appena raggiunta, a un mese dal termine del campionato. La vittoria varrebbe tre punti ma sarebbe anche un messaggio, a se stessi e alle dirette concorrenti. Chi e cosa potrà decidere un big match così delicato? Proviamo a scoprirlo in anticipo.

CALCI PIAZZATI E GIOCO AEREO
Ricordare come andò tre mesi fa è un ottimo modo per cominciare. Avanti 2-0 dopo una gara in netto dominio, il Milan si fece riprendere nel finale. Una beffa dalla quale estrapolare un concetto in particolare: i calci piazzati. Sia l'1-2 di Ibañez che il 2-2 di Abraham arrivarono sugli sviluppi di situazioni da fermo, angolo e punizione. La Roma è molto forte e temibile nell'approfittare di ogni opportunità in mischia, di conseguenza ci vorrà attenzione - dal primo al novantesimo - nelle marcature rossonere; un comportamento di tutta la squadra, non solo della difesa. Tra il palo di Banda e il gol di Osimhen in Champions League, di recente è stato concesso qualcosa in termini di gioco aereo in piena area, un allarme da provare a tenere spento all'Olimpico. Si potrebbe rispondere con la stessa moneta, perché Giroud (Salernitana) e Leão (Lecce) invitano ad avere altrettanta fiducia in questo fondamentale.

IN MEDIO STAT VIRTUS
Pur proponendo moduli e atteggiamenti tattici diversi, la coppia in mediana è un fattore comune. E determinante, ipotizzando tanta lotta lì nel mezzo. La Roma ha in fisico e aggressività alcune delle armi più note e impiegate: Cristante le rappresenta a pieno, perno irrinunciabile in fase di possesso e non possesso. Senza dimenticare l'opzione Matić. Il Milan sarà pronto alla battaglia, perché a centrocampo è dotato di spessore e sostanza: Tonali, Bennacer e Krunić sono tra gli uomini più in forma. Obiettivo: interrompere o almeno sporcare le linee di passaggio come le manovre avversarie, la via principale per accendere poi le azioni offensive. Dalle prestazioni di questo reparto dipenderà una percentuale importante di supremazia, la quale permetterebbe spazi e libertà nell'organizzare meglio la gestione del pallone e gli attacchi. Allora vanno menzionati anche Díaz e Pellegrini, jolly preziosi per ricevere i palloni sporchi, rompere le linee e trovare il pertugio.

DA LEÃO A DYBALA, L'UNICITÀ DEI SINGOLI
Scontro diretto, posta in palio che scotta. Se finora abbiamo considerato elementi più collettivi, è impossibile non risaltare i singoli. In fin dei conti è la qualità di certi giocatori il potere più grande per rompere gli schemi. Quei giocatori in vetrina, tecnici e pericolosi, attesi ma sempre imprevedibili. Esperti di gol. Nei rossoneri è tornato a volare Leão, 12 gol e 7 assist nell'attuale campionato. Il portoghese è capace di accendersi in un attimo e spaccare la partita, caratteristiche anche nei piedi di Díaz sempre capace di trovare il pertugio. Nei giallorossi il leader è Dybala, non in perfette condizioni e probabilmente previsto in panchina in partenza, però trascinatore e con numeri praticamente identici a Rafa. Se l'argentino è la fiamma, Pellegrini è lo spirito capace di guidare il gruppo e semplificare la vita.


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