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15 maggio 2023

INTER-MILAN: LE CHIAVI DELLA GARA

Il secondo atto dell'EuroDerby attende i rossoneri: analizziamo i possibili punti di svolta del match

Per raggiungere la Finale servirà molto più di una grande prova. I rossoneri dovranno ribaltare lo 0-2 dell'andata, e per farlo serviranno novanta minuti - o più - del miglior Milan possibile, guidati da testa e cuore. Alla vigilia dell'appuntamento valido per la Semifinale di ritorno di Champions League - in programma martedì 16 maggio alle ore 21.00 - analizziamo quali potrebbero essere i punti di svolta del secondo atto di San Siro.


SBLOCCARE PER CAMBIARE L'INERZIA
Al Milan serviranno quantomeno due gol per trascinare l'esito del doppio confronto con i nerazzurri ai supplementari, e sarà perciò fondamentale sbloccare il punteggio quanto prima. Incassare l'1-0 potrebbe rivelarsi un colpo duro da digerire per morale e speranze di qualificazione, uno scossone che potrebbe minare lo spirito di rimonta rossonero. Realizzarlo, invece, potrebbe trascinare, generare entusiasmo e mettere pressione agli avversari. Mentre i nerazzurri sentiranno meno la necessità di rompere l'equilibrio, se non per liberarsi di molte tensioni e concedersi il lusso di giocare di rimessa, per i rossoneri dovrà essere il focus principale con cui scendere in campo. L'attesa di una situazione favorevole senza spingere sull'acceleratore potrebbe non pagare, poiché il cronometro giocherà a favore dell'Inter. Sarà estremamente importante, dunque, l'atteggiamento: battagliero e propositivo fin dal principio, mantenendo allo stesso tempo lucidità di pensiero. Fare uno scatto iniziale nel tabellino potrà incrementare vertiginosamente tensione e preoccupazione nei rivali, ma servirebbe anche per ritrovare sicurezza nelle giocate.


RIFORNIMENTI E MOVIMENTI OFFENSIVI
Per mantenere il giusto equilibrio, sarà necessario bloccare i rifornimenti ai riferimenti offensivi avversari e, allo stesso tempo, seguire con tempismo e aggressività i movimenti degli stessi. I nerazzurri ci sono riusciti nel primo atto, limitando gli spazi per Giroud ma soprattutto i suggerimenti verso l'attaccante francese, mentre a Lautaro e Džeko sono stati concessi troppi metri per ricevere e inventare in zone pericolose. Per entrambe le formazioni, gli approvvigionamenti principali arrivano dalle corsie: motivo per cui Calabria e Theo Hernández dovranno prestare massima attenzione alle diagonali e chiusure difensive. Con l'interesse della retroguardia rivolto totalmente alle punte, entreranno in gioco gli inserimenti dei centrocampisti: determinanti nel raddoppio nerazzurro all'andata, da proporre con maggiore coraggio per il Milan. Tonali e Krunić, partendo dalla linea mediana, non dovranno rinunciare a sporgersi in proiezione offensiva per sorprendere la linea difensiva nerazzurra. Fanno scuola, in questo senso, anche le due reti messe a segno dal Sassuolo nell'ultimo turno di campionato contro l'Inter, arrivate proprio grazie a due incursioni dei centrocampisti. Quanto a Olivier Giroud, invece, tanto dipenderà dalla qualità e dalla continuità con cui verrà servito in area, zona in cui ha già abbondantemente dimostrato di saper essere letale.


COMPATTEZZA TRA I REPARTI E VELOCITÀ
La retroguardia nerazzurra ha, tra le armi principali a propria disposizione, fisicità e organizzazione, ma può concedere se affrontata in velocità e - singolarmente - nell'uno contro uno. Per sfruttare la rapidità e le accelerazioni dei propri uomini offensivi, così come i dribbling dei propri fantasisti, però, il Milan dovrà essere abile nel muoversi all'unisono tra i reparti, per evitare di lasciare campo aperto alle ripartenze nerazzurre. Ordine e compattezza saranno necessari per ottenere tutto questo ma anche, e soprattutto, per trarre profitto dalla possibile superiorità numerica sulle corsie contro il 3-5-2 dell'Inter. Le sovrapposizioni dei terzini - se sviluppate con i tempi idonei - creeranno infatti un due contro uno rispetto all'unico esterno nerazzurro, e costringeranno l'Inter a scegliere tra due opzioni: accettare la sfida o raddoppiare la marcatura, con conseguente sbilanciamento. Rispetto al primo match, i rossoneri dovrebbero contare sull'apporto di Rafa Leão, specialista e trascinatore in questo tipo di circostanze. Il portoghese è in grado di ribaltare il fronte in pochi istanti e, con la sua velocità, potrà rendersi un pericolo costante per la difesa avversaria - specialmente in combinazione con Theo. Gli uomini di Inzaghi, come all'andata, proveranno a sorprendere il Milan con l'ampiezza del proprio schieramento e i cambi di gioco da un laterale all'altro, neutralizzabili con la coordinazione dell'intera squadra. Tutti dovranno essere leader, e anche la comunicazione giocherà il suo ruolo.


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