Sembrava che i Campioni d’Europa dovessero rinforzarsi solo con Cafu dalla Roma e Pancaro dalla Lazio. Invece, dal cilindro dell’estate, grazie allo slot da giocatore extracomunitario lasciato libero da Aliyu Datti, ecco che arriva dal Brasile il giovane Kaká, il fattore decisivo. Persa a New York contro la Juventus ai rigori la Supercoppa di Lega, in campionato il Milan diventa ben presto protagonista, al pari di Roma e Juventus, di una spettacolare cavalcata al vertice della classifica. A dicembre c’è un lieve appannamento, ma il 6 gennaio all’Olimpico il Milan vince 2-1 con la Roma e va in testa alla classifica.
Il girone di ritorno è impreziosito dalle vittorie con Inter (3-2 in rimonta da 0-2) e Juventus (3-1 al Delle Alpi, nascono “I Meravigliosi”). Il 2 maggio, battendo la Roma a San Siro, il Milan conquista il suo diciassettesimo Scudetto. Shevchenko è capocannoniere con 24 reti e Kaká diventa l’idolo dei tifosi. Ma è la grande stagione anche di Dida, di Nesta e Maldini, di Gattuso, Pirlo e Seedorf. Significativo anche il contributo del danese Tomasson. Il Milan continua a volare dentro la sua nuova di vittorie, la Finale di Manchester ha fatto svoltare in terreno positivo la storia rossonera.