CHAMPIONS LEAGUE 1962/63

Wembley Stadium di Londra, 22 maggio 1963

Per due anni consecutivi, le squadre italiane erano state battute in Finale di Coppa dei Campioni: sempre dal Real Madrid. La stessa sorte era toccata nel 1957 alla Fiorentina al Bernabeu e nel 1958, ai supplementari, al Milan a Bruxelles. I rossoneri volevano rifarsi, volevano riprovarci per scrivere la storia e per essere la prima squadra italiana a diventare Campione d'Europa. Missione compiuta, ma la strada è stata lunga. Dopo gli arrivi di Bruno Mora (scambiato con Salvadore) e del peruviano Benítez, Rocco e Viani si accorgono che in campionato l’Inter viaggia sicura verso lo scudetto.

Ma la verità è anche che i rossoneri hanno in testa solo la Coppa dei Campioni. Dopo aver eliminato l’US Luxembourg (8-0 e 6-0), i campioni inglesi dell’Ipswich Town (3-0 e 1-2), i turchi del Galatasaray (3-1 e 5-0), gli scozzesi del Dundee (5-1 e 0-1), ecco la Finale di Londra con il Benfica bicampione d’Europa. Il 22 maggio 1963 il Milan batte 2-1 i portoghesi, vincendo la Coppa allo stadio imperiale di Wembley. Il capitano Cesare Maldini alza al cielo il più importante trofeo internazionale per club. Durante l’estate la società rossonera organizza il trofeo Città di Milano con il Santos campione del mondo e l’Inter campione d’Italia con due risultati che fanno sensazione: 4-0 contro i brasiliani e 4-0 contro i nerazzurri.

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