storia
12 gennaio 2024

TIME MACHINE: IL MILAN-ROMA DI SHEVCHENKO

21 gennaio 2001, la prima notte magica di Sheva contro i giallorossi

Tutto può succedere in 90'. I pronostici si possono sovvertire, i momenti di forma sono intercambiabili nello spazio di una singola partita. Negli anni Milan e Roma hanno dato vita a numerosi incroci memorabili e spesso sorprendenti, dove spesso a prevalere è stata la squadra più cinica e determinata nello spazio di, appunto, 90 minuti. Oltre quello che poteva suggerire la classifica o lo stato di forma. Un esempio in tal senso è il precedente del 21 gennaio 2001, più di 20 anni fa. Da un lato un Milan reduce da due punti in quattro partite e una dura sconfitta a Firenze. Dall'altro la Roma del grande ex, Fabio Capello, e soprattutto dominatrice di un campionato condotto con grande autorità sin dalle prime giornate. Ma, come abbiamo già detto, in 90' tanto può cambiare. Per esempio, quando in campo c'è Andriy Shevchenko.

Sono otto i gol segnati in carriera ai giallorossi dal nativo di Kiev. Reti anche decisive per la vittoria di uno Scudetto (nel 2004) o di una Coppa Italia (nel 2003), marcature che fanno della Roma una delle "vittime preferite" di Sheva. I primi due centri casalinghi dell'ucraino in un Milan-Roma non sono passati alla storia perché decisivi per la vittoria di un trofeo della bacheca rossonera, ma perché permisero agli spettatori presenti a San Siro in quella fredda sera di gennaio di vivere una notte magica, inaspettata e speciale. Una lezione di calcio, con il miglior primo tempo della stagione sino a quel punto che vide il Milan andare a segno tre volte. Prima con una splendida punizione mancina di Leonardo, poi con la doppietta di Andriy.

Prima, al 22', uno scatto sul filo del fuorigioco ad approfittare del lancio in profondità di Albertini, per dribblare Lupatelli in uscita e depositare in rete. Poi, al 44' - dopo che Totti aveva accorciato le distanze - il momentaneo 3-1: cross basso di Serginho dalla sinistra, Sheva calcola bene i tempi e nell'area piccola anticipa difensore e portiere per fare esplodere di nuovo San Siro. Il rigore nel finale di Totti servirà solo per fissare il punteggio finale di una partita capace di consacrare l'eccellente avvio di stagione dell'ucraino (giunto, quella sera, al 13° centro in campionato) e rasserenare un ambiente scosso dalla discontinuità dei risultati. La Serie A 2000/01 continuerà, in casa rossonera, con un avvicendamento in panchina e alcuni acuti - per quanto indimenticabili - che non cambieranno il leit-motiv del sesto posto finale. Ma quella notte di gennaio, firmata in modo indelebile da Andriy Shevchenko, resta comunque parte importante dei ricordi legati a Milan-Roma.


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