Un vero e proprio spareggio: chi vince va agli Ottavi di finale, chi perde retrocede in Europa League. È vero, anche il pareggio garantirebbe il passaggio del girone di Champions League al Milan di Stefano Pioli, ma alla vigilia di una partita decisiva non ci si può adagiare più di tanto sui calcoli. Queste, invece, sono alcune delle curiosità statistiche più interessanti alla vigilia del match contro il Salisburgo:
TRADIZIONE POSITIVA
Il Milan, imbattuto nelle tre sfide europee contro il Salisburgo (due vittorie oltre al pareggio nel match d'andata), ha un record indubbiamente positivo con le squadre austriache nelle coppe europee: otto successi, tre pareggi e una sola sconfitta. I rossoneri sono rimasti imbattuti negli ultimi otto precedenti contro rappresentanti dell'Austria (sei vittorie) e non hanno mai perso a San Siro, segnando ben 19 gol in cinque partite (4 successi, un pareggio).
VITTORIE ROSSONERE
Con una vittoria il Milan tornerebbe a sommare due successi di fila in Champions League per la prima volta dall'ottobre 2011. Più lontana nel tempo - la stagione 2007/08 - l'ultima occasione in cui i rossoneri furono capaci di cogliere almeno tre vittorie nelle sei giornate della fase a gironi.
POKER DI RETI
A Zagabria il Milan è tornato a segnare quattro reti in un match di Champions League per la prima volta dal 4-0 all'Arsenal del febbraio 2012. È dal 2004 che i rossoneri non mettono a segno un poker di gol in due partite consecutive della massima competizione europea: allora, al 4-1 sullo Sparta Praga fece seguito il 4-1 sul Deportivo La Coruña.
ATTACCO E DIFESA
La squadra di Pioli si presenta all'ultima giornata del girone con otto reti segnate nelle prime cinque partite: è dal 2011/12 che il Milan non segnava così tanto (allora i gol furono 11) in un girone di Champions League. Per centrare l'obiettivo qualificazione sarà importante anche l'apporto della difesa: i rossoneri, infatti, hanno subito gol negli ultimi sei match interni giocati nella massima competizione europea, con l'ultimo clean sheet che risale allo 0-0 contro l'Ajax del dicembre 2013.
LA MEGLIO GIOVENTÙ
La squadra più giovane a vincere uno Scudetto nell'era dei tre punti a vittoria, il Milan di Stefano Pioli, si gioca il passaggio del turno contro la compagine dall'età media più bassa di questa Champions League (22 anni e 279 giorni per il Salisburgo). Una gioventù che si vede anche nei gol segnati: cinque reti su otto dei rossoneri in questa stagione sono arrivate da giocatori nati nel 1999 (due per Saelemaekers, uno a testa per Gabbia, Leão e Pobega), mentre tutti i 15 gol messi a segno in Champions dagli austriaci con Matthias Jaissle in panchina, tra il 2021/22 e il 2022/23, sono stati realizzati da giocatori di età pari o inferiore a 23 anni.
LA LONGEVITÀ DI OLI
Eccezione nella giovane età delle reti rossonere in questa Champions League è Olivier Giroud, che con i due gol - uno all'andata, uno al ritorno - alla Dinamo Zagabria è diventato il giocatore più anziano a tagliare il traguardo delle 20 marcature in carriera in Champions League a 36 anni e 25 giorni d'età. È dal dicembre 2020, quando vestiva la maglia del Chelsea, che l'attaccante francese non va a segno per due match consecutivi della massima competizione europea.
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