Un anno fa a Torino ottenemmo la matematica qualificazione in Champions League, stavolta potrebbe accadere praticamente lo stesso perché una vittoria permetterebbe di prenotare il ritorno in Europa dalla porta principale. Bisogna reagire, bisogna rialzarsi. Nel Briefing proviamo a leggere Juventus-Milan, 34ª giornata di Serie A in programma sabato 27 aprile alle 18.00.
UMORI DIFFERENTI PER UNA POSTA IN PALIO CHE SCOTTA
Opposti magari no, ma Juventus e Milan arriveranno al big match con umori molto diversi: i rossoneri feriti per il ko nel Derby, dopo l'eliminazione in Europa League; i bianconeri felici per l'approdo in Finale di Coppa Italia, pur perdendo all'Olimpico e vivendo un periodo di campionato non brillante. Lo stato d'animo potrebbe essere un fattore nel vivere la gara, nell'approcciarla e in generale gestirla. Il Milan dovrà metterci orgoglio e cattiveria, a maggior ragione giocando in trasferta contro un avversario e in uno stadio complicato. C'è in ballo il secondo posto: i rossoneri hanno un vantaggio di +5, azzardato fare calcoli ma un pareggio sicuramente sarebbe meno positivo per la Juventus, in ritardo e obbligata a guadagnare punti per sperare nella rimonta. Verosimile attendersi i padroni di casa aggressivi, essenziale non dimostrarsi impreparati.
DIFESE OSSERVATE SPECIALI
Il Milan dovrà affrontare un'importante emergenza difensiva, privo di Calabria, Hernández e Tomori per squalifica. Scelte obbligate o quasi, di certo il pacchetto arretrato assomiglierà a un inedito portandosi dietro una percentuale di incertezza alla prova del campo. Ma al di là degli interpreti, alla retroguardia rossonera servirà una grande prova in termini di solidità e attenzione: tra Roma e Inter sono stati commessi e pagati degli errori, incassando finora un numero di gol sopra la media. La Juventus ha nella difesa un reparto e un concetto alla base del proprio calcio, in campionato ha concesso di meno e collezionato più volte la porta inviolata. Entrambe, comunque, stanno faticando a rimanere impermeabili, di conseguenza l'ago della bilancia si muoverà da dietro.
GLI ATTACCANTI DALLA PANCHINA
Nella serata dei bomber, all'orizzonte il duello a distanza tra Giroud e Vlahović ovvero i capocannonieri delle rispettive squadre, nel palcoscenico ideale per esaltare talenti qualitativi e veloci di Leão e Chiesa, a livello offensivo a sparigliare le carte potrebbe essere il "dodicesimo uomo". Quei giocatori inizialmente in panchina ma in spolvero, affini a incidere e decidere in corsa. Sponda Milan: Chukwueze in primis, ma anche Okafor e Jović come ricambi in grado di trovare il guizzo. Sponda Juventus: Milik, appena e di nuovo protagonista contro la Lazio, come Yıldız e Weah. Attacco sotto i riflettori, magari con le sorprese a primeggiare; in tal senso, a Pioli e Allegri il delicato compito di inserirle nel momento opportuni.
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