Tra il Milan e il primo Quarto di finale di Europa League nella storia rossonera - l'ultima volta tra le prime otto della competizione, allora Coppa UEFA, risale al 2001/02 - c'è l'insidioso Slavia Praga, che in questa stagione ha già affrontato (e battuto) la Roma nella fase a gironi. È la prima volta assoluta contro i cechi, un doppio incrocio che si svolgerà nello spazio di una settimana. Anticipiamo i primi 90', quelli di San Siro, con il nostro Briefing.
AMPIA DISPONIBILITÀ DI ROSA
Non è successo spesso, in questa stagione, di potere contare su un'ampia varietà di giocatori schierabili. I diversi infortuni che hanno condizionato, nel corso di questi mesi, i vari reparti rossoneri hanno portato a soluzioni d'emergenza e dettate più dal dovere fare di necessità virtù. Col solo Pobega come assente forzato, Mister Pioli può contare sull'intera rosa da ruotare in vista di un periodo particolarmente intenso (4 partite nello spazio di 11 giorni). In questa direzione aiuta anche il ritorno a disposizione di Luka Jović che, scontata la squalifica in campionato, torna a disposizione per integrare un attacco forte anche dell'affidabilità del solito Giroud - alla ricerca del primo gol in Europa League da quello nella Finale vinta nel 2019 col Chelsea - e di un Noah Okafor reduce dalla rete decisiva all'Olimpico.
IMMAGAZZINARE MINUTI E PRENDERE RITMO DI GIOCO
Il rientro degli indisponibili di lungo corso - ma anche le possibilità da dare a chi ha giocato meno di recente - porta con se un altro tema, quello relativo alla necessità di alcuni giocatori di trovare quell'abitudine alla partita, quel ritmo gara. La condizione generale della squadra è buona, le ultime uscite stanno a dimostrarlo al di là dell'alternanza di risultati. Mettere tutti sullo stesso piano in questo senso è sicuramente importante, in vista di una primavera che si spera possa essere piena di soddisfazioni. L'alternanza tra Europa League e Serie A, l'occasione per farlo. Pensiamo soprattutto a due difensori come Fikayo Tomori e Pierre Kalulu, rientrati da poco nelle rotazioni rossonere, oltre a capitan Calabria che ha smaltito il problema accusato nel match contro il Napoli. Aggiunte importanti per un reparto difensivo che cerca conferme dopo il rendimento tenuto contro Atalanta e Lazio, e che può contare anche su altri interpreti in ottima forma come Florenzi, Gabbia, Hernández e Kjær. La varietà di scelta citata in precedenza da affiancare all'elevare la condizione dell'intera rosa: un mix che può rivelarsi vincente e determinante per fare strada anche nella competizione europea.
LE CARATTERISTICHE DELLO SLAVIA COME ESAME DI MATURITÀ
Difesa a tre, alternanza tra centrocampo affollato o trequartista in appoggio alle punte, volontà di non rinunciare mai a giocare provando sempre a imporre ritmo e stile. Lo Slavia di Trpišovský è compagine coraggiosa e audace, che ha una lunga tradizione contro le italiane - il Milan è la decima affrontata nella storia del club praghese - e negli ultimi anni ha raccolto risultati di tutto rispetto nelle coppe, come i Quarti in Europa League nel 2018/19 e in Conference League nel 2021/22. I tratti distintivi dello Slavia sono avvicinabili a quelli di squadre contro cui i rossoneri, in questa stagione, hanno incontrato maggiori difficoltà. Ad esempio Inter e Monza, le uniche con cui il Milan ha chiuso un primo tempo in svantaggio in Serie A. Le caratteristiche dei cechi sono avvicinabili anche a quelle dell'Atalanta, squadra contro cui i rossoneri hanno mostrato decisi progressi di recente dopo due sconfitte di misura nei primi due precedenti stagionali. Lo Slavia come opportunità per una crescita anche dal punto di vista tattico, quindi: una sfida da affrontare con concentrazione e dedizione.
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