Praga non è nuova sulla cartina geografica rossonera: dal 1973 al 2020, otto precedenti e la metà nel cuore della Repubblica Ceca dove finora il Milan non ha mai perso; anche se sono sempre state gare rognose (doppio 1-0 e doppio 0-0). Ed è proprio un pareggio senza reti contro lo Sparta - in attesa dello Slavia - il ricordo pronto a riaffiorare grazie al nostro Time Machine. Oggi come allora era il ritorno dell'Ottavo di finale di Coppa UEFA - la moderna Europa League - in data 5 dicembre 1995.
In porta gioca Mario Ielpo. Compito semplice solo in teoria, bisogna custodire il vantaggio dell'andata dopo il 2-0 firmato dalla doppietta di Weah. Dalla prestazione di Ielpo, capace di tenere la cassaforte inviolata a San Siro, a onor del vero molto poco impegnato dall'avversario, passava parte della qualificazione. Mario stava vivendo l'annata finale in maglia milanista, arrivato nel 1993 dopo Lazio, Siena e Cagliari. Un buonissimo rapporto con Mister Capello ma il posto di Rossi in cima alla gerarchia complicato da scardinare. Nella stagione 1995/96 nessuna presenza in Serie A, però la Coppa UEFA rappresenta un'importante vetrina alternativa per mettersi in mostra. La sua prova allo Stadion Letná è una dimostrazione di bravura.
Il primo ostacolo è il meteo: freddo, nevischio, ghiaccio. Il campo è imbiancato, spazio al pallone arancione. L'avvio è incoraggiante seppur il match rimanga abbastanza scomposto, ci provano Boban e Weah ma Kouba è attento. Come spesso accade nel calcio, la prima offensiva concessa dopo una fase di predominio priva di finalizzazione rischia di costare caro: ci vuole una gran volo di Ielpo a dire di no al tentativo dalla distanza di un giovane Nedved. Nella ripresa la squadra lascia qualche spazio di troppo, salvandosi per merito del numero 1 romano e anche della sorte (palo di Lokvenc). Basta lo 0-0 per passare.
Slavia Praga-Milan: leggi la nostra guida per vivere al meglio la trasferta in Repubblica Ceca