storia
05 gennaio 2024

TIME MACHINE: L'EMPOLI-MILAN DI ANDERSSON

Colpo di testa da tre punti dello svedese, i rossoneri sbancano il Castellani nell'ottobre 1997

Empoli-Milan, una trasferta mai banale per i rossoneri. Nell'ottobre 1997 il match fu deciso da un protagonista inaspettato, in quello che fu solamente il terzo confronto in massima serie dopo una vittoria rossonera e un pari nei precedenti degli anni '80. Al Castellani, per la formazione di Mister Capello, si rivelò decisivo l'ingresso di Claes Andreas Andersson, alla seconda presenza da milanista. Una prima volta da rivivere con il nostro Time Machine.

Arrivato al Milan con grandi aspettative dopo un inizio di carriera convincente in patria, Andersson vivrà in rossonero una sola stagione in chiaroscuro prima di trasferirsi al Newcastle. Lo svedese attirò le attenzioni degli osservatori milanisti quando indossava la maglia del Göteborg, con cui disputò un'annata sportiva di altissimo livello. Diciannove reti in campionato e la conquista del titolo nazionale gli valsero la chiamata del Milan nell'estate 1997, che accettò senza pensarci due volte. L'esordio in rossonero non tardò ad arrivare con l'ingresso nell'ultima mezzora di Milan-Vicenza, appuntamento della quarta giornata, mentre per la prima firma da milanista bastò attendere il turno successivo, quando regalò ai tifosi una vittoria importantissima.

Empoli-Milan, 5ª giornata di Serie A 1997/98. Il campionato degli uomini di Mister Capello non era partito con il piede giusto, complici due pari contro Piacenza e Lazio e - a seguire - due sconfitte, prima sul campo dell'Udinese e poi a San Siro contro il Vicenza. Ai rossoneri serviva una scossa. Al Castellani l'Empoli parte forte. I padroni di casa sono vivaci e spaventano Taibi in avvio, ma è il Milan ad andare più vicino al gol con la traversa colpita da Weah al 18'. La gara è combattuta e con diverse occasioni per parte, ma il punteggio non si sblocca. Andreas prende il posto di Kluivert al 63' e ha subito una chance per colpire ma impatta male il potente cross di Ziege. Al minuto 66 ecco la svolta: Pagotto è incerto sul traversone di Boban e respinge con i pugni, Andersson si avventa sulla sfera e converte in rete di testa. Il Milan la sblocca e lo svedese non si ferma, pochi minuti più tardi serve l'assist a Weah, murato. I rossoneri reggono l'urto nel finale e blindano il successo, finisce 0-1. Tre punti, primo timbro di Andersson e prima vittoria in A.


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