Mai, nelle precedenti 47 edizioni della UEFA Champions League, due squadre italiane si erano affrontate in Finale, per giocarsi il trofeo una contro l'altra. Quanto accadde 20 anni fa, il 28 maggio 2003, fu un evento storico, irripetibile per essere stata la "prima volta". Juventus e Milan, in quel momento le ultime due squadre del nostro Paese a conquistare la massima competizione europea, di fronte nello straordinario scenario dell'Old Trafford di Manchester. Uno dei ricordi più belli della nostra storia, una notte che andiamo a rivivere attraverso alcune immagini indelebili.
Barcellona e Real Madrid per i bianconeri di Marcello Lippi, Ajax e Inter per i rossoneri di Carlo Ancelotti. Questo il cammino fino alla notte di Manchester di Juventus e Milan, che prima del 28 maggio 2003 si erano già contese tre Finali di Coppa Italia (1942, 1973 e 1990). Stavolta, però, era tutta un'altra storia. Davanti a un pubblico da togliere il fiato.
I due precedenti stagionali avevano visto una vittoria per parte con identico punteggio - 2-1 per la squadra di casa - con, in entrambi i casi, un avvio di partita intenso e con gol. A Manchester le due squadre si danno battaglia sin dal calcio d'inizio dell'arbitro tedesco Merk, ma le occasioni latitano.
Un primo colpo di scena arriva al 9': assist da sinistra di Rui Costa per Shevchenko, che si gira e batte Buffon. Un gol che scatena la gioia dei tifosi rossoneri per pochi secondi, dal momento che il guardalinee annulla tutto. A influire nella conclusione dell'attaccante ucraino, infatti, il fuorigioco attivo di Inzaghi posizionato davanti a Buffon.
Proprio SuperPippo va molto vicino, qualche minuto dopo, a farci esultare di nuovo: un suo splendido colpo di testa - su cross di Seedorf - in tuffo trova, però, il riflesso di Buffon che devia in calcio d'angolo.
Altra occasione è un destro dal limite di Rui Costa che sfiora il secondo palo, mentre la Juventus ci fa tremare con le iniziative di Del Piero e, soprattutto, una traversa colpita da Conte. Ma si resta sempre sullo 0-0.
I due allenatori provano a cambiare lo spartito della notte di Manchester. Mister Ancelotti decide, nel secondo tempo, per l'ingresso di Roque Júnior, Serginho e Ambrosini al posto di Costacurta, Pirlo e Rui Costa. L'equilibrio, però, resiste.
Il pari a reti inviolate non cambia nemmeno nei due tempi supplementari, dove non entra in gioco la regola del Silver Goal. Dopo 120' combattutissimi si va ai calci di rigore, per la settima volta nella storia e la prima, in assoluto, per il Milan.
Inizia la Juventus, con Trezeguet: il suo destro viene letto alla perfezione da Dida, che respinge. Per noi il primo è uno dei subentrati, Serginho: un rigore perfetto il suo, forte e alto col sinistro che spiazza Buffon per l'1-0 Milan.
Sono i due portieri i grandi protagonisti della notte inglese: dopo l'errore iniziale Dida si ripete respingendo le conclusioni di Zalayeta e Montero, mentre Buffon dice di no a Seedorf e Kaladze. Si arriva quindi al decimo rigore, con i gol di Birindelli, Nesta e Del Piero che danno al Milan un match point "sul suo servizio".
Il decimo rigorista è Andriy Shevchenko. Glaciale, imperturbabile dal peso del momento, guarda più volte l'arbitro per ricevere il via libera. Parte, apre il destro, spiazza Buffon. È GOL! SIAMO CAMPIONI D'EUROPA!
I momenti diventano bellissimi, eterni. I primi istanti del Milan sul tetto d'Europa per la sesta volta nella sua storia sono un'esplosione di gioia incontenibile nella notte di Manchester e ovunque nel mondo ci sia un cuore che batte per i colori rossoneri.
Sul terreno di gioco si allestisce il palco per la premiazione, e uno a uno sfilano tutti gli artefici di un trionfo indimenticabile. La coppa è nostra, e Paolo Maldini la alza alta verso il cielo sopra l'Old Trafford.
Dal campo agli spogliatoi, la festa continua per tutti! La notte di Manchester è interamente e indelebilmente rossonera, perché siamo di nuovo campioni d'Europa per la prima volta dal 1994!
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