Archiviato il convincente successo con il Monza nell'ultimo turno di campionato, il Milan prosegue la sua rincorsa alle primissime posizioni in classifica facendo visita alla Salernitana venerdì 22 dicembre alle 20.45. La sfida, nonostante la classifica deficitaria dei campani, non va sottovalutata: quella granata è una formazione con importanti valori tecnici, a oggi oscurati da un momento in cui i risultati sono deludenti. I ragazzi di Filippo Inzaghi si trovano infatti attualmente all'ultimo posto in classifica, con otto punti in 16 gare giocate, e hanno l'obbligo di invertire la rotta, per compiere un piccolo miracolo sportivo.
Solo due delle 30 formazioni con al massimo otto punti collezionati in questa fase del torneo hanno infatti poi evitato la retrocessione a fine stagione: l'Hellas Verona nella scorsa annata e proprio la Salernitana nel 2021/22, quando si rese protagonista di un'autentica impresa per garantirsi la permanenza in categoria all'ultima giornata. Per dare il via alla rimonta granata serve uno scossone immediato per invertire un pericolosissimo trend: la Salernitana ha infatti perso 11 delle ultime 17 partite di campionato (1V, 5N), comprese le ultime tre in ordine di tempo, e quattro sconfitte di fila nella competizione non le rimedia dal periodo tra novembre e dicembre 2021, quando sulla panchina del club sedeva ancora Stefano Colantuono.
I GRANATA SPRECANO TANTO E CONCEDONO TROPPO
La classifica della Salernitana riassume le enormi difficoltà incontrate in questo avvio di stagione sia sotto la gestione di Paulo Sousa che con il subentro in corsa di Filippo Inzaghi. A oggi i granata registrano infatti sia la peggior difesa del torneo con 34 reti incassate, di cui quattro solo nell’ultimo turno contro l'Atalanta, che il secondo peggiore attacco con appena 12 marcature all'attivo, alle spalle dell'Empoli (10). Numeri che certificano problemi sotto tutti i punti di vista, a cominciare dalla gestione del match. I granata solitamente partono male e finiscono peggio: sono la formazione che ha incassato più reti sia nel quarto d'ora iniziale (sette) che in quello finale (11) di partita. A questo si aggiunge anche una componente sfortunata testimoniata dai nove legni colpiti nella Serie A in corso, meno solo di Napoli e Frosinone (10 ciascuna).
Sfortuna sì, ma anche poco cinismo, ben espresso da una percentuale realizzativa del 6.98%, seconda più bassa nel torneo in corso dopo quella dell'Empoli (5.81%). Le difficoltà dei campani vengono poi aggravate da un atteggiamento spesso troppo remissivo dei suoi interpreti. La formazione granata è infatti ultima sia per recuperi alti (76) che per tiri generati da questa particolare situazione di gioco (sei, nessuno dei quali ha generato un gol). Chiudono il quadro, infine, i ben quattro errori dai quali è scaturito un gol avversario: solo Cagliari e Udinese (cinque a testa) ne hanno registrati di più in questa Serie A.
CANDREVA-DIA, LEADER APPANNATI IN CERCA DI RILANCIO
In un momento difficile la Salernitana non può che aggrapparsi il più possibile ai suoi leader tecnici e carismatici. A tirarla fuori dalle sabbie mobili potrebbe essere Antonio Candreva, sempre centrale nelle dinamiche di gioco dei granata. Oltre ad aver preso parte a tutti gli ultimi tre gol segnati dalla squadra in questo campionato (una rete e due assist), l'esterno risulta attualmente primo tra i giocatori del club campano per assist (tre), occasioni create per i compagni (27), tiri nello specchio della porta (13) e cross effettuati (88). Alle sue indiscusse qualità offensive si aggiunge un discreto bilancio contro il Milan: sette partecipazioni per il classe '87 nel massimo campionato, frutto di tre reti e quattro assist.
Chiamato al riscatto anche il capocannoniere granata Boulaye Dia (quattro centri), la cui stagione non è ancora arrivata al punto di svolta anche a causa di alcuni problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento. Il senegalese, a cui manca un solo gol per raggiungere il traguardo delle 50 reti nei cinque grandi campionati europei (24 con il Reims in Ligue 1, 20 con la Salernitana in Serie A e 5 con il Villarreal in Liga), è stato tra i giocatori con almeno 15 marcature realizzate lo scorso anno nelle cinque maggiori leghe continentali quello che ha registrato la percentuale realizzativa più alta: 33,3%, davanti a Elye Wahi ed Erling Haaland. Per salvare la Salernitana, ora, dovrà necessariamente tornare su queste medie internazionali.
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