Martedì da "dentro-fuori" per il Milan di Stefano Pioli: i rossoneri si giocano il passaggio del turno in Champions League nella sfida contro il Borussia Dortmund, penultima della fase a gironi, che si chiuderà sul campo del Newcastle il 13 dicembre. Il treno per gli ottavi farà ancora due tappe, ma per il Diavolo è indispensabile centrare i tre punti con i tedeschi, che al momento sono in testa al Gruppo F a quota sette, a +1 sul PSG secondo e a +2 sul Milan terzo. Calabria e compagni, nonostante la classifica complicata, si sono rilanciati grazie alla pesante vittoria interna contro i francesi nell’ultima giornata.
Al confronto di martedì sera (fischio d’inizio alle ore 21.00) le due formazioni arrivano forti dei successi, nei rispettivi campionati, contro Fiorentina (1-0) e Borussia Mönchengladbach (4-2). I rossoneri possono sorridere in merito al bilancio più recente contro avversarie tedesche: soltanto una sconfitta nelle ultime 16 partite casalinghe (11V, 4N) in competizioni europee con rivali di questa nazione, ma allo stesso tempo è curioso che l'unico ko di questa striscia sia arrivato proprio contro il Borussia Dortmund (0-1 in Champions League nella stagione 2002/03).
OCCUPAZIONE A CENTROCAMPO E RIPARTENZE LE ARMI DEL BORUSSIA DORTMUND
A San Siro sarà una gara difficile, ma non impossibile per i rossoneri di Stefano Pioli. Dopo la sconfitta contro il Paris Saint Germain, il Borussia Dortmund ha trovato la quadra nel pacchetto arretrato, infilando tre clean sheet consecutivi (più di qualsiasi altra squadra in questa Champions League) - il primo di questa serie proprio contro il Milan - per la prima volta nella competizione dalla fase a gironi dell'edizione 2020/21. Il gioco imposto da Edin Terzić fa leva in primo luogo su un'ottima copertura da parte dei suoi della zona centrale, e nevralgica, del campo e una grande abilità nell'intercettare le linee di passaggio degli avversari. A riprova di ciò, ci sono i 42 palloni rubati dai tedeschi nel torneo in corso, meno soltanto del Galatasaray, primo a quota 46.
Una modalità di gioco, questa, che permette poi delle veloci ripartenze e che hanno innescato finora 13 attacchi verticali, ovvero sequenze su azione iniziate nella propria area con almeno il 50% di movimenti in avanti e terminate con un tiro o un tocco in area avversaria: a fare meglio proprio il Milan di Pioli (15 al pari del Real Madrid) e il Bayern Monaco, con 17. Tanta mole di gioco a centrocampo, dunque, tanta forza fisica (i gialloneri sono secondi in questa Champions League con 79 contrasti effettuati, dopo il Benfica a 86), che, però, troppo spesso non si concretizza in gol. Il Borussia, infatti, è la terza peggior squadra del torneo in corso per percentuale realizzativa (5%), davanti, però, proprio alla squadra rossonera (3%) e al Benfica, fanalino di cosa di questa classifica con soltanto il 2%.
MATS HUMMELS PER LA DIFESA, MALEN PER L'ATTACCO, TERZIĆ PER LA STORIA
Uno dei punti di forza del pacchetto arretrato del Borussia Dortmund è Mats Hummels ha effettuato il maggior numero di contrasti e intercetti messi assieme in questa stagione di Champions League: 24, ovvero 14+10. Infatti, il difensore dei gialloneri è soltanto uno dei tre giocatori con almeno 10 contrasti e almeno 10 pallon intercettati nel torneo in corso, assieme a Fikayo Tomori del Milan e Abdülkerim Bardakci del Galatasaray. Nel reparto avanzato, invece, la squadra di Stefano Pioli dovrà riservare un’attenzione speciale soprattutto a Donyell Malen che ha già segnato cinque gol con il Borussia Dortmund in questa stagione, considerando tutte le competizioni, ma ancora a secco nella Champions League 2023/24. L'ultimo centro, infatti, dell'attaccante olandese nella competizione è datato 7 dicembre 2021, contro il Beşiktaş. E, infine, non è da sottovalutare anche la voglia di Edin Terzić di aggiungere un altro capitolo alla sua storia calcistica: con un successo, il tecnico del team teutonico diventerebbe, all'età di 41 anni e 29 giorni, l'allenatore più giovane a battere il Milan a San Siro in Champions League, dai tempi di Pep Guardiola (40 anni 309 giorni) nel novembre 2011 (Milan-Barcellona 2-3).