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21 ottobre 2023

MILAN-JUVENTUS: L'ANALISI DELL'AVVERSARIO

Big match a San Siro: tutto sulla formazione di Massimiliano Allegri

Il Milan capolista contro la Juventus terza in classifica: il big match della 9ª giornata di Serie A mette di fronte due delle migliori formazioni del nostro campionato. Rossoneri e bianconeri si presentano al loro 177° confronto nella massima serie tramite percorsi simili, ma con idee molto differenti. La squadra di Pioli, grazie all'1-0 di Genova si è presa la vetta solitaria, e ha completato un ottimo inizio di campionato impreziosito da ben sette vittorie in otto gare giocate. La Juventus arriva a Milano forte del brillante successo nel Derby contro il Torino, con 17 punti in classifica e vantando un trend abbastanza rassicurante: nelle ultime tre stagioni di Serie A, infatti, nessuna squadra ha vinto più incontri dopo la sosta per le Nazionali rispetto alle sette della formazione bianconera (come la Roma), a fronte di due sole sconfitte.

Il Milan si conferma propositivo e offensivo, la Juve equilibrata e organizzata: due filosofie estremamente diverse, che rispecchiano in gran parte anche il modo di intendere il calcio dei due tecnici, Stefano Pioli e Massimiliano Allegri. Sono nove, tra l'altro, i successi dell'attuale allenatore dei piemontesi in 18 sfide contro il Milan in Serie A (3N, 6P): Allegri può diventare il sesto tecnico ad andare in doppia cifra di vittorie contro i rossoneri nella competizione, dopo Trapattoni (15), Spalletti (15), Felsner (12), Weisz (11) e Bersellini (10). Allegri, che conta 133 partite alla guida del Milan in Serie A, è in generale l'allenatore che ha vinto più partite contro Stefano Pioli nel massimo torneo con 11, un bilancio completato da cinque pareggi e due successi del tecnico rossonero.

FASE DIFENSIVA E ATTENZIONE COME PRIORITÀ: LA SOLITA JUVENTUS COMPATTA
Questa Juve sembra rispecchiare, in diversi tratti, l'identità del tecnico livornese. I numeri ci dicono che nessuna squadra ha ottenuto più clean sheets nel 2023 in Serie A dei bianconeri (15, al pari del Napoli), che non hanno subito gol nelle ultime tre partite di campionato: Danilo e compagni non arrivano a quattro di fila dalla serie di otto collezionata tra ottobre 2022 e gennaio 2023. Stiamo parlando di una Juventus corta, solida, combattiva e molto attenta, considerando che è una delle sei squadre dei cinque maggiori tornei europei 2023/24 a non avere ancora subito gol su palla inattiva (l'ultima rete incassata da fermo da parte dei bianconeri risale a maggio 2023 contro l'Empoli). 

Una squadra che aspetta l'avversario e tenta di colpirlo in ripartenza, che non fa di possesso palla e pressing le sue caratteristiche principali: basti pensare che la Juve ha effettuato appena due tiri in seguito a un recupero offensivo in questo campionato, più solo della Salernitana (uno). Dall'altra parte, il Milan invece è la seconda formazione che ha subito meno recuperi offensivi nel torneo in corso. Se volessimo trovare una pecca nella fin qui efficace fase difensiva bianconera, potremmo guardare alle conclusioni dalla distanza: la Juventus ha subito quattro gol da fuori area in questa Serie A, più di ogni altra formazione. Il gruppo di Allegri concede poche occasioni ravvicinate (solo due gol subiti in area), ma permette alle avversarie di tentare il tiro da fuori. E il Milan vanta diversi specialisti dai 25/30 metri.

RABIOT LEADER BIANCONERO. VLAHOVIĆ C'È, LOCATELLI EX ATTESO
Se le condizioni di Federico Chiesa rimarranno in dubbio fino all'ultimo, l'altro capocannoniere bianconero di questo campionato si è ripreso in questa sosta dalla lombalgia che gli aveva impedito di rispondere alla chiamata della sua Serbia. Dušan Vlahović ha preso parte a quattro gol nelle sue ultime tre sfide contro il Milan in Serie A (due reti e due assist), e ha giocato le sue prime sei gare in assoluto nella competizione con Stefano Pioli come allenatore, con la Fiorentina tra settembre 2018 e aprile 2019. Il Mister rossonero conosce bene le qualità dell'attaccante serbo, che deve sfatare un vero tabù: San Siro, infatti, è lo stadio italiano dove Vlahović ha giocato più minuti in tutte le competizioni senza mai segnare (370).

L'altra sicurezza bianconera si chiama Adrien Rabiot, che ha segnato la sua prima rete nel campionato italiano il 7 luglio 2020 contro il Milan, e che è uno dei quattro centrocampisti finora sempre in campo in Serie A (720 minuti come Cristante, de Roon e Frendrup). Dall'inizio della scorsa stagione, in aggiunta, solo Koopmeiners (12) e Zaccagni (11) hanno segnato più gol del francese (nove) nel massimo torneo tra i centrocampisti. Muscoli e forza fisica hanno aiutato la crescita di Rabiot, che avrà bisogno in mediana del supporto di uno degli ex di giornata. Le prime 48 presenze di Manuel Locatelli in Serie A sono arrivate infatti con la maglia del Milan tra il 2016 e il 2018: ad arricchirle anche due gol, incluso quello contro la Juventus del 22 ottobre 2016 per l'1-0 finale dei rossoneri. Un ricorso storico che non deve far calare l'attenzione nell'avvicinamento a un incrocio così delicato.


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