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05 aprile 2024

MILAN-LECCE: IL BRIEFING

Torniamo a San Siro per cercare la quinta vittoria di fila in campionato: i temi della sfida

C'è il Lecce di Luca Gotti tra il Milan e la possibilità di conquistare la quinta vittoria consecutiva in campionato. Dopo tre trasferte i rossoneri tornano a San Siro e lo fanno per aprire un mese fondamentale per determinare il destino della stagione. Proviamo ad anticipare la nostra 31ª giornata di Serie A inquadrando, nel nostro Briefing, tre temi legati alla sfida contro i salentini.


CONFERMARSI CONTRO UNA SQUADRA IN RIPRESA
Se i rossoneri sono reduci da un mese di sole vittorie (6/6 tra campionato ed Europa League), i salentini stanno vivendo un momento complicato, nel mezzo di un'impegnativa e allargata lotta per la permanenza in Serie A. Nelle due partite della gestione Gotti, però, il Lecce ha raccolto quattro punti: successo (1-0) a Salerno e, soprattutto, il pari a reti inviolate contro la Roma. Punti che hanno fatto bene a morale e classifica di una squadra che però non segna "di suo" dalla clamorosa rimonta alla Fiorentina dello scorso 2 febbraio: le uniche due reti salentine negli ultimi due mesi, infatti, sono arrivate su autogol. Confermare l'ottimo momento cogliendo l'intera posta in palio della sfida è il primo obiettivo della squadra di Pioli, ma servirà la massima attenzione lungo tutti i 90' della partita di San Siro. Il Lecce, infatti, ha conquistato quasi la metà dei suoi punti (14 su 29) negli ultimi 20'.


LA PERICOLOSITÀ SULLE PALLE INATTIVE
Nel 2023/24 il Milan ha saputo invertire la tendenza di stagioni in cui ricavava poco, a livello offensivo, sulle palle inattive. Nell'ultimo periodo, però, i gol da queste situazioni sono arrivati soprattutto in Europa League, tra Rennes e Slavia Praga: le ultime tre reti segnate in campionato come conseguenza di una palla inattiva sono arrivate tutte in trasferta - Okafor a Udine, Gabbia a Frosinone, Chukwueze a Verona - e l'ultima gioia casalinga in Serie A risale a quasi due mesi fa, Giroud contro la Roma. La sfida contro i salentini è l'occasione per invertire questa tendenza: una partita che si annuncia bloccata potrebbe essere decisa dagli episodi, e ritrovare quella pericolosità sulle palle inattive che è nelle corde di questa squadra "vendicherebbe" anche il match d'andata, quando la rimonta leccese partì con un gol di Sansone giunto proprio sugli sviluppi di un corner.


RUOTARE PER GESTIRE LE FORZE
Il mantra è quello di pensare a una partita alla volta, questo è chiaro. Ma è fuor di dubbio che le scelte - a livello di undici titolare come di subentrati a gara in corso - andranno compiute anche in funzione del prossimo futuro, cioè il doppio confronto in Europa League contro la Roma che sarà seguito dagli impegni con Sassuolo e Inter. Un primo occhio in questo senso va rivolto alle condizioni disciplinari, tra la squalifica di Loftus-Cheek e le diffide di Musah, Thiaw e Tomori (a sua volta squalificato per l'impegno infrasettimanale in Europa). Un altro, invece, sulle rotazioni per dosare le forze di una squadra che, con il vicino rientro di Pobega, può contare su pressoché tutti gli effettivi: fa eccezione il solo Kalulu. Dalla possibile alternanza iniziale tra Giroud e Jović ad altre a partita in corso, come Chukwueze-Pulisic o Leão-Okafor per fare due esempi: Milan-Lecce sarà una partita in cui le scelte tattiche non saranno operate soltanto in funzione dei 90' di San Siro.


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