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21 agosto 2022

ATALANTA-MILAN: LE CHIAVI DELLA GARA

Uno sguardo a quelli che potrebbero essere gli aspetti decisivi della sfida di Bergamo

Atalanta e Milan sono due squadre dalla forte identità tattica, e nelle ultime stagioni non hanno mancato di dimostrarlo. Questo si è visto anche in occasione dei rispettivi esordi stagionali: per gli orobici, il 2-0 sul campo della Sampdoria; per i rossoneri, il 4-2 casalingo contro l'Udinese. 90 minuti che hanno lanciato nel migliore dei modi le stagioni delle squadre di Gasperini e Pioli, attese ora da uno scontro diretto che passerà anche attraverso alcune chiavi di gioco. Ve ne proponiamo, in questa nuova rubrica, tre.


INSERIMENTI DEI DIFENSORI E PALLE INATTIVE
Nella scorsa stagione Atalanta e Milan non si sono particolarmente distinte per la propria pericolosità offensiva sulle palle inattive: Milan diciassettesimo con 16 reti, Atalanta ultima con appena 9 gol di cui 5 rigori. Le squadre di Gasperini e Pioli, però, poggiano una parte rilevante della propria manovra d'attacco sugli inserimenti dei difensori. Parlando di Atalanta, basta pensare all'azione prolungata che, contro la Sampdoria, ha portato al gol di Tolói, esempio di come gli orobici attacchino con un numero di effettivi che prescinde dai ruoli in campo. Riguardo gli inserimenti dei difensori, in casa Milan va sottolineata la predisposizione alla sovrapposizione dei due terzini: aspetto visto a più riprese contro l'Udinese sia da parte di Hernández che di Calabria. Le due squadre hanno invece margini di miglioramento, in attacco, sui calci d'angolo - in casa rossonera soprattutto nell'incisività dei centrali difensivi - e sui colpi di testa, fondamentale che ha portato pochi gol alle cause di entrambe le squadre nella passata stagione: 8 su 65 (12%) l'Atalanta, 5 su 69 (7%) il Milan.


ESTERNI DI GAMBA E CORSA
Agganciandoci al punto precedente, due duelli chiave dal punto di vista individuale saranno quelli tra i protagonisti delle fasce laterali in moduli (3-4-2-1 l'Atalanta, 4-2-3-1 il Milan) che porteranno i laterali di centrocampo nerazzurri a scontrarsi spesso con i terzini rossoneri. Da un lato avremo lo scontro tra Hans Hateboer e Theo Hernández, giocatori di spessore che sanno incidere sulle due metà campo e protagonisti entrambi di una buona prestazione alla prima giornata. Dall'altro lato una sfida diversa, per caratteristiche, quella tra Joakim Mæhle e Davide Calabria. Ciò che accomuna i quattro giocatori è soprattutto la facilità e la frequenza nella corsa, fondamentale in cui tutti e quattro eccellono, a livello di Serie A, nei rispettivi ruoli.


ATTACCO IN USCITA DALLA PANCHINA
Atalanta e Milan sono due delle squadre dalla maggiore profondità di rotazioni della Serie A 2022/23, e negli ultimi mesi sono arrivate diverse novità nel reparto offensivo di entrambe le formazioni, che adesso possono contare su diverse soluzioni per cambiare a gara in corso. Nell'Atalanta una prima prova la si è avuta a Genova con l'ottimo ingresso di Ademola Lookman, in gol nel recupero per il definitivo 2-0. In casa rossonera invece si sono visti, con l'Udinese, due esordi - De Ketelaere e Origi - che hanno dato l'idea della nuova profondità offensiva di cui dispone oggi Pioli, concetto sottolineato anche da un Giroud entrato nel finale al posto di Rebić. In una partita che potrebbe rivelarsi altamente tattica ed equilibrata, poter contare su tale aspetto potrebbe far pendere la bilancia a favore di una delle due squadre.


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