Il modo migliore per dare l'arrivederci a San Siro, nell'ultima casalinga stagionale, e ringraziare il milione e più di cuori milanisti che hanno riempito lo stadio in questo lungo periodo. Il Milan vince, batte anche l'Atalanta e vede il traguardo. In un clima stupendo, in un pomeriggio unico, i rossoneri si sono guadagnati un 2-0 da scolpire nella pietra: gli uomini copertina sono Leão, ancora in gol e solito mattatore, e Hernández, di nuovo in rete a distanza di quattro mesi. Dopo un primo tempo difficile, in un big match anche di sofferenza, la squadra di Pioli ha ridato una dimostrazione di forza e compattezza, meritandosi il premio del verdetto favorevole grazie alle reti nella ripresa della sua fascia sinistra.
Una prestazione di anima, ben gestita, di pazienza e poi di qualità. Una prova di coraggio, tenendo un'altra volta la porta inviolata. E il Diavolo vola a quota 83 punti, archiviando alla grande la 37ª giornata di Serie A e rimanendo da solo in vetta alla classifica. Ora per conquistare lo Scudetto, a un weekend dal termine, basterà un punto nella trasferta a domicilio del Sassuolo. Oppure nemmeno, se stasera il Cagliari fermerà l'Inter (pareggio o sconfitta). Manca poco, ma non è ancora il momento di fare festa. Nel frattempo, mettiamoci un pomeriggio da favola nel cassetto dei ricordi e guardiamo avanti. Sempre Milan!
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LA CRONACA
Pioli ricopia la formazione di Verona, Krunić ancora titolare come trequartista. La tensione, palpabile, favorisce un avvio composto: squadre corte, spazi ridotti. Nel primo quarto d'ora solo un paio di accelerazioni senza esito di Saelemaekers e Zappacosta. Il Milan cresce ma spreca qualche ripartenza al 17' con Hernández (murato) e al 19' con Krunić (poi Tonali calcia invano), al 21' il tiro di Leão è troppo morbido. Si alzano gli errori tecnici, l'Atalanta prende terreno e al 31' Maignan deve volare per parare la botta dalla distanza di Muriel. Partita molto bloccata, sporca, le azioni offensive degne di nota si nascondono: al 35' Musso blocca su Saelemaekers; al 38' Zappacosta manda a lato; al 42' Leão spara alto. Vicini al riposo, Giroud viene sgambettato, cade e protesta, però Orsato lascia correre.
Si ricomincia e presto arrivano i cambi: spazio a Messias e Rebić. E proprio il brasiliano al 57', dopo una punizione di Hernández che va vicino al bersaglio, rompe gli indugi lanciando il gol del vantaggio: palla per Leão, il quale scatta e in velocità, in area, segna grazie a un destro rasoterra sotto le gambe del portiere. Rossoneri in vantaggio, ma bergamaschi pericolosi con Zapata: al 61' non inquadra lo specchio; soprattutto al 71' gira di poco a lato sottomisura sugli sviluppi di un angolo. Passato il brivido, il Diavolo trova il raddoppio al 75': assolo di Hernández, straordinario a mangiarsi il campo, saltare più avversari e di mancino incrociare all'angolino. Delirio allo stadio, la gara si mette in discesa. Nel finale Messias dal limite non impensierisce Musso e Zapata quasi a botta sicura costringe a un'altra prodezza Maignan. Triplice fischio!
IL TABELLINO
MILAN-ATALANTA 2-0
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (34'st Florenzi), Kalulu, Tomori, Hernández; Tonali (18'st Bennaver), Kessie; Saelemaekers (9'st Messias), Krunić (34'st Bakayoko), Leão; Giroud (9'st Rebić). A disp.: Mirante, Tătărușanu; Ballo-Touré, Gabbia, Romagnoli; Díaz; Ibrahimović. All.: Pioli.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; de Roon, Palomino (35'st Demiral), Djimsiti; Hateboer (35'st Scalvini), Koopmeiners, Freuler, Zappacosta; Pessina (25'st Boga); Pašalić (10'st Malinovskyi), Muriel (10'st Zapata). A disp.: Rossi, Sportiello; Mæhle; Miranchuk; Mihăilă. All.: Gasperini.
Arbitro: Orsato di Schio.
Gol: 11'st Leão (M), 30'st Hernández (M).
Ammoniti: 44' Giroud (M), 8'st Koopmeiners (A), 22'st Kessie (M), 42'st Malinovskyi (M), 47'st Bennacer (M).
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