Quanto mancava la vittoria a San Siro. E quanto pesa questo 2-1 al Genoa con il quale il Milan torna a sorridere in casa in campionato dopo più di due mesi. Un successo fondamentale grazie al gol di Rebić al 13' e l'autorete di Scamacca al 68'; in mezzo il pareggio provvisorio di Destro al 37'. È stata una prestazione di alti e bassi, con delle similitudini rispetto alle prove complicate con Udinese e Sampdoria sempre fra le mura amiche: i rossoneri hanno creato, segnato e sprecato, ma anche concesso, sofferto e concluso in affanno. Si può sicuramente fare meglio, però in questa giornata come non mai contava soprattutto il risultato.
I tre punti dopo la 31° giornata di Serie A permettono al Diavolo di salire a quota 66, assicurandosi ancora una volta il secondo posto in solitaria e aggiungendo un altro passo importante verso la qualificazione in Champions League. Per il prossimo turno bisognerà aspettare molto poco, mercoledì 21 aprile alle 18.30, quando sempre a San Siro arriverà il Sassuolo. Nel frattempo, una bella boccata d'ossigeno per il prosieguo del lavoro e in generale del cammino della squadra di Pioli.
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LA CRONACA
I rossoneri prendono subito in carico il possesso palla e la sbloccano già al 13': Hernández batte da posizione defilata una punizione conquistata da Saelemaekers, la barriera respinge e poi ci pensa Rebić grazie a un perfetto mancino dal limite a mirare l'angolino. Al 19' altra grande occasione: Leão, liberato solo in area da Çalhanoğlu, calcia in scivolata addosso a Perin. Non è una gara ad alta velocità, ci provano Destro al 29', Badelj al 32' e ancora Destro al 37' sostanzia la crescita avversaria trovando il pareggio con un colpo di testa sottomisura ad anticipare Tomori sugli sviluppi di un angolo. C'è la reazione: tiro alto di Kessie al 38' e tiro a lato di Saelemaekers al 44'. Duplice fischio.
Si riparte senza nessun cambio. Al 48' errore di Rebić, che dopo il tocco in corsa di Kalulu sceglie la potenza e spara alto da posizione favorevolissima. Si alza il numero di occasioni e il Diavolo - pur concedendo qualcosa di troppo, pericolosi Pjaca e Scamacca - va all'attacco: al 55' la botta di Çalhanoğlu non inquadra lo specchio, al 62' lo stacco imperioso di Kjær lambisce il palo. Al 68' la fortuna sorride: dal corner teso di Çalhanoğlu, Scamacca in mischia la devia nella propria porta. I rossoblù non mollano, al 78' Pjaca ancora impreciso. Dopo la doppia parata di Perin su Rebić al 75' e Çalha al 78', all'86' enorme brivido finale: Donnarumma sbaglia l'uscita, prima Masiello e poi Behrami concludono a botta sicura, prima Kjær e poi Tomori salvano in maniera miracolosa a ridosso della linea. Triplice fischio.
IL TABELLINO
MILAN-GENOA 2-1
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Kalulu (17'st Dalot), Kjær, Tomori, Hernández; Bennacer (28'st Tonali), Kessie; Saelemaekers (17'st Díaz), Çalhanoğlu (43'st Krunić), Rebić; Leão (17'st Mandžukić). A disp.: Moleri, Tătărușanu; Gabbia, Romagnoli; Castillejo, Hauge, Meïte. All.: Pioli.
GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Radovanović, Masiello; Ghiglione (12'st Biraschi), Strootman (38'st Behrami), Badelj, Zajc, Cassata (29'st Pandev); Destro (12'st Pjaca), Scamacca (29'st Shomurodov). A disp.: Paleari; Onguéné, Zapata; Czyborra, Melegoni, Portanova, Rovella. All.: Ballardini.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Gol: 13' Rebić (M), 37' Destro (G), 23'st aut. Scamacca (M).
Ammoniti: 26' Goldaniga (G).
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