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09 dicembre 2022

ROSSONERI MONDIALI: FLORIN RĂDUCIOIU

Partono i Quarti di finale di Qatar 2022: riviviamo un momento iridato legato al rumeno ex rossonero

È dall'edizione di Messico 1986 che i Mondiali di calcio hanno, dopo una fase a gironi, il crocevia degli Ottavi di finale. La prima partita a eliminazione diretta è sempre un momento particolare, ma è dopo aver superato il primo step da "dentro o fuori" che il sogno iridato delle squadre rimaste in corsa comincia a prendere davvero forma. Quando sei tra le prime otto squadre del mondo, infatti, è inevitabile iniziare a sognare quel trofeo dorato e iconico. Specialmente quando la tua presenza nei Quarti di finale di un Mondiale è tutto meno che attesa.

Diversi giocatori che hanno legato una parte, significativa o meno, della loro carriera alla maglia del Milan hanno disputato i Quarti di finale di un Mondiale di calcio. Tornando indietro nel tempo al 1994, all'edizione che si è svolta negli Stati Uniti, troviamo un protagonista inatteso che, dopo una stagione con poche presenze in rossonero (ma ben tre trofei: Supercoppa, Scudetto e Champions League) divenne uno dei protagonisti del Mondiale con la sua Romania.

Il mese iridato di Florin Răducioiu era iniziato col botto. Il 18 giugno, al Rose Bowl di Pasadena, l'attaccante rossonero era andato due volte a segno nel 3-1 rifilato alla ben più quotata Colombia (reduce da una brillante campagna di qualificazione, con anche uno storico 5-0 sull'Argentina). Dopo un ko subito alla seconda giornata contro la Svizzera, la squadra di Iordănescu batté i padroni di casa degli USA nell'ultimo turno per sigillare una qualificazione agli Ottavi da primi nel girone.

Il sogno rumeno continuò anche nel primo atto della fase a eliminazione diretta, quando la Romania (con Florin in panchina) approfittò dell'assenza di Maradona - sospeso per positività all'antidoping - per battere 3-2 l'Argentina (vincitrice l'anno prima della Copa América) e accedere, per la prima volta nella storia della nazione, ai Quarti di finale

Răducioiu fu scelto di nuovo da Iordănescu per il successivo appuntamento con la storia per la nazionale rumena: la sfida contro la Svezia, una partita che metteva in palio una Semifinale Mondiale. Una prima assoluta per la Romania, come detto sopra, mentre gli svedesi non si spingevano così avanti in una Coppa del Mondo dal 1974. A Stanford una gara segnata dal caldo - calcio d'inizio alle 12.30, con il caloroso sole californiano - fu sbloccata al 78' da Brolin.

A 2' dalla fine, però, fu proprio Florin a segnare il gol dell'1-1. Supplementari, 101'. Ancora il momento di Răducioiu, che dopo un gol da "rapace" d'area sugli sviluppi di un calcio di punizione va a segno con un destro potente e rasoterra dal limite dell'area. A spezzare il sogno rumeno e mandare la partita ai calci di rigore è Kennet Andersson al 115'. Dagli undici metri Răducioiu realizza il suo tiro dal dischetto - il primo della Romania - ma gli errori di Petrescu e Belodedici mandano la Svezia alla Semifinale contro il Brasile poi campione.


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