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21 novembre 2022

ROSSONERI MONDIALI: RUUD GULLIT

Nel giorno di Senegal-Olanda, andiamo a rivivere un ricordo iridato legato al Tulipano Nero

Stadio La Favorita di Palermo, Mondiali 1990. Nella notte in cui inizia l'estate, il 21 giugno, Irlanda e Olanda sono in campo per l'ultima giornata di un Gruppo F sino a quella sera dominato da un incredibile equilibrio. Il girone delle isole - oltre al capoluogo siciliano si giocava a Cagliari - aveva visto solo pareggi sino a quel momento. Egitto, Inghilterra, Irlanda e Olanda erano sin lì accomunate da una totale parità sotto ogni punto di vista.

Partite giocate, punti, gol fatti e subiti. Una situazione incredibile e impronosticabile alla vigilia, in un raggruppamento che coinvolgeva squadre d'indubbio valore. La più attesa, soprattutto dai tifosi siciliani che l'avrebbero potuta ammirare in due partite su tre - l'Inghilterra giocò le sue tre gare al Sant'Elia di Cagliari - era sicuramente l'Olanda Campione d'Europa in carica. Una nazionale, quella Orange, a fortissima trazione rossonera.

Ruud Gullit, Frank Rijkaard e Marco van Basten. Le colonne portanti della squadra allenata da Beenhakker, reduci da un biennio senza dubbio d'oro. Al trionfo di Monaco contro l'Unione Sovietica nel 1988 - a oggi unico trofeo internazionale vinto dall'Olanda - erano infatti seguiti i trionfi con la maglia rossonera. Due Champions League, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Italiana.

Vittorie su vittorie con il club che avevano contribuito a fare crescere le quotazioni di una nazionale desiderosa di tornare ai fasti degli anni '70, contraddistinti da due finali mondiali consecutive. Sin lì, però, le notti magiche cantate da Bennato e Nannini erano state avare di soddisfazioni per gli Orange.

L'esordio, il 12 giugno, aveva visto i Campioni d'Europa pareggiare per 1-1 contro un tenace Egitto, che aveva risposto con un rigore di Abdelghani al vantaggio iniziale firmato dal difensore del PSV (ed ex Pisa e Torino) Kieft. Il secondo match contro l'Inghilterra, quattro giorni dopo a Cagliari, era invece terminato a reti inviolate. Fare punti con l'Irlanda di Jack Charlton, quindi, era il risultato minimo per puntare al passaggio del turno, almeno come una delle migliori terze. Dopo 180' in cui il trio orange del Milan non aveva certo brillato, la notte palermitana era partita sotto i migliori auspici: a sbloccare il match, dopo 11', è proprio Ruud Gullit.

Ricevuta palla ai 30 metri da Koeman, il capitano dei Tulipani prima scambia in triangolo con Kieft, poi batte Bonner in uscita con un destro rasoterra. Il vantaggio dura fino a metà secondo tempo, quando Niall Quinn fissò il risultato finale sull'1-1. Fu necessario il sorteggio a determinare 2° e 3° posto tra Irlanda e Olanda, con la dea bendata che premiò la squadra di Charlton. La sorte fu decisamente meno benevola con i tre rossoneri: il terzo posto portò in dote un Ottavo di finale durissimo, contro la Germania Ovest finalista uscente. A San Siro andò in scena un "quasi" Derby - da un lato i nerazzurri Brehme, Klinsmann e Matthäus, dall'altro il trio orange rossonero - che fu vinto dai tedeschi, poi Campioni del Mondo nella Finale di Roma, per 2-1.


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