Divock Origi è rossonero. L'attaccante belga arriva dal Liverpool e, in questo focus, cercheremo di conoscerlo meglio. Dopo 7 anni nel Merseyside - inframezzati da una stagione in prestito al Wolfsburg - il classe 1995 è pronto ad affrontare la sua prima stagione in Serie A, indossando la maglia dei Campioni d'Italia. Mister Pioli avrà a disposizione un giocatore dinamico e duttile, capace all'occorrenza di destreggiarsi anche sull'esterno. Veloce, abile nel dribbling e con un buon tiro dalla distanza, Origi sa far male in tanti modi, attaccando la profondità ma anche legando il gioco per i compagni. Un attaccante giovane ma già esperto, che ha vinto tanto, che sa essere decisivo e che vuole essere protagonista in rossonero.
27 anni da poco compiuti, Divock è nato a Oostende il 18 aprile 1995, una cittadina belga sulla costa occidentale a metà tra il Mare del Nord e lo stretto di Dover. Con i gialli di Ostenda, allora in Seconda Divisione, giocava il padre Mike Okoth Origi, di nazionalità keniota. I primi anni - e i primi passi calcistici - di Divock seguono fedelmente il peregrinare del padre tra le squadre del Belgio. Tra il 1998 e il 2002, Mike Okoth veste la maglia del Racing Club Genk ed è proprio qui, nel 2001, che il nostro Origi si avvicina al calcio. Quello del Genk è uno dei Settori Giovanili più ricchi di talento non solo del Belgio, ma di tutta Europa. Oltre a Origi, negli anni recenti sono transitati di qui giocatori del calibro di Courtois, de Bruyne, K. Koulibaly, S. Milinkovic-Savic, Malinovskiy e diversi altri.
Dopo quasi un decennio, nel 2010, Divock sceglie la via della Francia e si accasa nelle giovanili del Lille. Il talento c'è, è riconoscibile e non si disperde, tanto che passano solo tre anni prima di vederlo sbocciare in prima squadra. La data è quella del 2 febbraio 2013, Origi non ha ancora 18 anni ma viene lanciato in campo dall'allenatore Rudi Garcia al 68' e al 74' ha già segnato il suo primo gol tra i professionisti. Divock entra in pianta stabile tra i grandi e, nell'estate del 2014, viene acquistato dal Liverpool, dopo aver ben figurato ai Mondiali 2014 in Brasile con la nazionale del Belgio. I Reds lo lasciano per un'altra stagione in prestito a Lille e nell'estate 2015, dopo 89 presenze complessive condite da 16 gol, ecco che inizia l'avventura in Premier League.
Sulla panchina del Liverpool siede da qualche mese Jürgen Klopp, e la prima annata si conclude con 10 gol in 33 presenze, un quarto posto in Premier League e una Finale di Europa League persa contro il Siviglia. Nelle stagioni seguenti non trova sempre spazio da titolare e, per questa ragione, gioca l'annata 2017/18 in prestito al Wolfsburg. Rientra a Liverpool e nel 2018/19 entra di diritto nella leggenda del Club, segnando una doppietta in Semifinale di Champions League nel famoso 4-0 di Anfield contro il Barcellona. Si ripete in Finale contro il Tottenham, è suo infatti il gol del 2-0 che consegna la coppa ai Reds. Diventa così l'uomo dei gol decisivi: non tanti, ma pesanti, proprio come i 6 in carriera firmati contro i rivali cittadini dell'Everton.
Nelle ultime stagioni non viene impiegato con grande continuità nelle rotazioni di Klopp, anche complice una concorrenza di livello altissimo, e ciò si ripercuote anche sulla nazionale (comunque 32 presenze e 3 gol dal 2014 al 2022). A maggio, l'addio dopo sette anni e dopo 1 Champions League, 1 Premier League, 1 FA Cup, 1 Coppa di Lega, 1 Supercoppa Europea e 1 Mondiale per Club. Un giocatore amato e apprezzato da tutti i tifosi, e che Klopp ha voluto salutare così: "Per me sarà sempre una leggenda del Liverpool ed è stata una gioia lavorare con lui, è uno dei giocatori più importanti che abbia mai avuto". Ora il Milan, a cui ha segnato un gol nell'ultima Champions League: una nuova avventura con la speranza di segnare altri gol pesanti e allargare il palmares.
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