Un acquisto inaspettato ma reso necessario dall'operazione al polso di Maignan. In attesa del suo recupero, complice anche l'assenza di Plizzari, il Milan si è dovuto cautelare e ha scelto di ingaggiare Antonio Mirante come nuovo portiere. Svincolato dalla Roma al termine della scorsa stagione, l'italiano classe 1983 porta con sé un bagaglio molto importante di esperienza e qualità.
In carriera vanta un totale di quasi 450 presenze, gran parte nel nostro massimo campionato e alcune in Champions ed Europa League. Un portiere affidabile, con tanta voglia di tornare in campo. Con grandi motivazioni e da grande professionista non ha mai smesso di allenarsi e di credere in un'altra possibilità. Eccola, affascinante, quella rossonera.
Nato a Castellammare di Stabia, ha cominciato nella Scuola Calcio della sua città. Poi il Sorrento. Ma è nel gennaio 2000 che Mirante ha spiccato il volo, quando è stato acquistato dalla Juve: dalla Primavera, nella quale vince due Tornei di Viareggio, alla Prima Squadra nel 2003/04, annata nella quale ha fatto parte della rosa però non ha collezionato nessuna gara. Da lì è iniziato il "viaggio" in giro per l'Italia: a partire dai prestiti al Crotone (2004/05 in Serie B) e al Siena (2005/06). Dal suo esordio in Serie A nell'agosto 2005, solo Consigli (410) e Handanovič (519) hanno più presenze tra i portieri di Mirante (368); e solo Sorrentino (1165), Consigli (1270) e Handanovič (1490) contano più parate di Mirante (1137).
Poi il ritorno alla Juve (2006/07 in Serie B) come vice Buffon, la parentesi Sampdoria (200-2009), la più lunga esperienza al Parma (2009-2015), la tappa al Bologna (2015-2018) e infine la Roma (2018-2021). In Nazionale non ha mai debuttato ufficialmente, ma è stato convocato sia in Under 21 che nella formazione maggiore tra il 2010 e il 2019; da segnalare, per esempio, la chiamata temporanea e a scopo precauzionale alla partenza degli azzurri al Mondiale 2014 in Brasile.
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