Un giocatore di successo: Mario Mandžukić è il nostro nuovo colpo, dopo Soualiho Meïte, nella finestra invernale di questo mercato. L'attaccante croato, classe 1986 (35 anni da compiere il prossimo 21 maggio), torna in Italia per vestire la maglia rossonera. Un acquisto mirato da parte della società - come quelli di Ibrahimović e Kjær un anno fa - per aggiungere esperienza e ambizione alla squadra. Un altro, affascinante, capitolo nella sua carriera già ricca di gloria.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Una punta di peso, un centravanti d'area ma anche di manovra. Se per natura finalizza il gioco, per caratteristiche dà anche una grossa mano in fase difensiva. Alto (190 cm), forte (86kg), di fisico e di astuzia, valido con i piedi e molto bravo di testa. La differenza l'ha sempre fatta in termini di grinta, potenza, voglia e fame. Non a caso, proprio adesso, ha scelto di rimettersi in discussione. Un gladiatore, abile e disponibile a ricoprire più ruoli, perfetto come riferimento offensivo nel 4-2-3-1 di Mister Pioli.
LA CARRIERA
Nato a Slavonski Brod, Mandžukić ha iniziato la carriera nel Marsonia, uno dei Club che lo aveva accolto nelle giovanili. Qui ha segnato i primi gol, per poi ripetersi e migliorarsi all'NK Zagabria e soprattutto alla Dinamo Zagabria (53 reti in 112 presenze); proprio nella squadra della capitale croata ha fatto l'esordio in Champions League. Nel 2010 è volato in Germania per accettare il Wolfsburg e cominciare il grande salto. La Bundesliga gli ha portato fortuna perché la qualità dimostrata, nell'estate 2012, ha convinto il Bayern Monaco a puntarci con forza. Con i bavaresi ha messo in bacheca una Champions League (realizzando, nella Finale 2012/13, il provvisorio 1-0), una Supercoppa Europea, un Mondiale per Club, due campionati, due Coppe tedesche e una Supercoppa tedesca. Nel 2014, dopo 48 gol in 88 partite, ha ricambiato nazione per approdare in Spagna, all'Atlético Madrid. Come biglietto da visita ha deciso la Supercoppa spagnola nel Derby coi rivali del Real. La Liga, però, gli ha sorriso poco, tanto che passata una sola stagione ha firmato per la Juventus. In bianconero, finora la parentesi più lunga, ha aggiunto numerosi titoli nazionali, diventando una risorsa essenziale; da ricordare il capolavoro in rovesciata nella Finale di Champions League 2016/17, persa 4-1 a Cardiff. L'ultima pagina del libro l'ha scritta nell'Al-Duhail, in Qatar, dal dicembre 2019 al luglio 2020.
LA NAZIONALE
Dalla trafila dall'U19 all'U21, dal debutto nel 2007 all'addio nel 2018: in mezzo 89 gare e 33 gol, due Mondiali (2014 e 2018) e due Europei (2012 e 2016). Proprio il Mondiale di Russia 2018 lo ha visto grande protagonista nella scalata della Croazia alla prima Finale della propria storia, anche se il verdetto del campo ha sorriso alla Francia. Per Mandžukić, comunque, tre reti all'attivo in quella storica edizione, di cui una in Semifinale e una in Finale.
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