Dopo il primo atto di San Siro, l'incrocio tutto rossonero tra Milan e Rennes vedrà il suo secondo capitolo in terra francese. In palio ci sono gli Ottavi di finale di Europa League: la squadra di Pioli parte da tre gol di vantaggio ma gli ultimi anni delle coppe europee dimostrano che le rimonte improbabili sono sempre dietro l'angolo, anche dopo l'abolizione della regola del gol in trasferta. Ci avviciniamo al calcio d'inizio con tre spunti di riflessione, analizzati nel nostro consueto Briefing.
DIMENTICARE L'ANDATA (E MONZA)
Andiamo in Francia forti di un vantaggio importante, quello maturato al termine del match d'andata a San Siro. Un 3-0 netto, ma che non restituisce la visione completa di una partita che ha visto numerose occasioni per entrambe le squadre: i bretoni sono compagine insidiosa e venderanno cara la pelle davanti ai loro tifosi, per tentare una rimonta alquanto difficile. Sarà fondamentale approcciare il match nel migliore dei modi, dimenticandosi del risultato della scorsa settimana e giocando con la massima attenzione sin dal calcio d'inizio. Anche per superare la serata di Monza, sicuramente ingenerosa nel risultato finale che ha punito eccessivamente i rossoneri: l'Europa, in questo caso, sarà occasione anche per ripartire, con convinzione e determinazione.
LA GESTIONE DEGLI SPAZI
Le ultime partite rossonere sono state contraddistinte da un'elevata efficacia realizzativa - nel 2024 soltanto in due occasioni il Milan ha segnato un solo gol - e da un rendimento difensivo che offre margini di miglioramento. Qualcosa su cui la squadra ha lavorato molto ultimamente sono i movimenti tra le linee, sia in termine di trame di passaggio che di disposizione in campo. Nelle ultime due sfide di campionato - Napoli e Monza - i rossoneri hanno vissuto due partite molto diverse con alcune caratteristiche comuni, come il baricentro alto e delle posizioni medie ravvicinate tra i reparti, con l'obiettivo di limitare al massimo le distanze tra i giocatori. In Francia dovremo sicuramente gestire i momenti, rischiando il meno possibile per non complicare il doppio confronto, ma anche gli spazi: un atteggiamento troppo spregiudicato potrebbe prestare il fianco a ripartenze pericolose, ma dilatare le distanze potrebbe creare inferiorità numeriche difficili da gestire.
CERTEZZE E DINAMICHE DA APPROFONDIRE
L'esame di una sfida da dentro o fuori è occasione per saggiare anche il momento di alcune individualità e, in generale, di determinate associazioni tra giocatori. Partiamo dal centrocampo, con la possibile titolarità del trio di riferimento a lungo atteso a inizio stagione: Reijnders, Bennacer, Loftus-Cheek. L'olandese, l'algerino e l'inglese hanno giocato dal primo minuto soltanto due partite di questa stagione (a Salerno e contro il Sassuolo) e la partita del Roazhon Park rappresenta una chance per affinare le connessioni tra i tre. Se l'attacco dovrebbe essere rappresentato dal "solito" tridente 11-9-10 - Pulisic, Giroud, Leão - la difesa, a prescindere dalle scelte iniziali, dovrà rinnovare l'intesa e l'affiatamento in una linea di quattro che potrebbe presentare delle novità dopo l'andata a San Siro e l'appuntamento di campionato.
Rennes-Milan: leggi la nostra guida per vivere al meglio la trasferta francese