Vittoria e qualificazione. Era quello che serviva. A San Siro, il Milan batte 4-2 il Celtic e vola, dopo tre anni, anche grazie all'esito di Lille-Sparta Praga (2-1), ai Sedicesimi di finale di Europa League. Una notte dolce, nella quale è stato superato il secondo grande step stagionale, dopo l'approdo ai gironi, ovvero il passaggio alla fase a eliminazione diretta. Ma non è stata una gara semplice, anzi. L'avvio è stato da incubo, con gli scozzesi sopra 2-0 dopo nemmeno un quarto d'ora. Poi i rossoneri si sono scossi, trascinati dai gol di Çalhanoğlu e Castillejo, pareggiando prima della mezz'ora. Nella ripresa è stata fatta la differenza verso il successo, grazie all'Hauge-show: dalla rete straordinaria per il sorpasso all'assist a Díaz per il poker. Applausi. Peccato solo per l'infortunio di Kjær. Di certo non la miglior prestazione stagionale della squadra, un motivo per mantenere alta l'attenzione e continuare a lavorare per crescere. Archiviata il quinto turno del Gruppo H, il Diavolo sale a quota 10 punti, restando al secondo posto (a -1 dal Lille capolista) e soprattutto diventando irraggiungibile per lo Sparta Praga (a -4 a una giornata dal termine). Proprio i cechi saranno i prossimi avversari in coppa, giovedì prossimo alle 21.00 in trasferta, in un match comunque importante per provare fino in fondo a raggiungere la vetta. Ora il campionato: domenica alle 20.45, al Ferraris, Sampdoria-Milan.
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LA CRONACA
Davvero cattivo l'inizio del Milan, gelato al 7' quando il Celtic la sblocca: Krunić perde palla in fase di impostazione, Rogić se ne impossessa e di piatto mancino trova l'angolino. Rogić pericoloso ancora al 10' con un tiro di poco a lato. Piove sul bagnato, Kjær è costretto a uscire per un problema muscolare. Brivido anche al 13', deviazione ravvicinata di McGregor e parata decisiva di Donnarrumma. Diavolo sotto shock, al 14' gli scozzesi raddoppiano con un pallonetto morbido di Édouard, libero in area piccola. Poi arriva la grande reazione, concretizzata fino al pareggio nel giro di due minuti: al 24' gol di Çalhanoğlu, che su punizione dal limite batte Barkas; al 26' rete di Castillejo, che dopo il cross di Hernández raccoglie il pallone vagante e lo mette alle spalle del portiere. Samu, alla mezz'ora, avrebbe le occasioni per il sorpasso però le spreca. Duplice fischio.
Tonali al posto di Krunić, al via la ripresa. I rossoneri, più spigliati già dopo aver accorciato le distanze, al 50' vanno per la prima volta in vantaggio con un gioiello di Hauge, il quale avanza, sterza e di piatto destro firma la prodezza personale. Ma gli avversari non mollano e riescono a riportarsi più volte in zona offensiva, soprattutto al 73' quando la punizione di Christie, diretta all'incrocio, viene respinta dal miracolo in volo da Donnarumma. Hauge sugli scudi anche all'82', stavolta in versione assist, poi ci pensa Díaz di scavetto a servire il poker e mandare in ghiaccio in anticipo la gara. Triplice fischio.
IL TABELLINO
MILAN-CELTIC 4-2
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Dalot, Kjær (12' Romagnoli), Gabbia, Hernández; Kessie (16'st Bennacer), Krunić (1'st Tonali); Castillejo, Çalhanoğlu (16'st Díaz), Hauge; Rebić (38'st Colombo). A disp.: A. Donnarumma, Tătărușanu; Calabria, Duarte, Kalulu; Saelemaekers; Maldini. All.: Pioli.
CELTIC (4-2-3-1): Barkas; Elhamed, Bitton, Ajer, Laxalt; McGregor, Brown (33'st Soro); Christie (41'st Klimala), Rogić (22'st Ntcham), Frimpong; Édouard. A disp.: Bain, Hazard; Jullien, Taylor, Welsh; Henderson; Ajeti. All.: Lennon.
Arbitro: Ricardo de Burgos (ESP).
Gol: 7' Rogić (C), 14' Édouard (M), 24' Çalhanoğlu (M), 26' Castillejo (M), 5'st Hauge (M), 37'st Díaz (M).
Ammoniti: 23' Christie (C), 22'st Rogić (C), 30'st Brown (C).
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