I rossoneri sono attesi da un banco di prova importante all'Olimpico di Roma, contro la Lazio. Nel Monday Night di domani la formazione di Mister Pioli ha una sconfitta da riscattare e, soprattutto, la necessità di vincere per mantenere la posizione in classifica. Di questo e altro ha parlato lo stesso allenatore rossonero in conferenza stampa, in diretta come di consueto su AC Milan Official App.
LA VOLATA FINALE
"Ci meritiamo di finire tra le prime quattro, queste 32 partite ci hanno detto che siamo stati l'unica squadra di tenere testa a lungo all'Inter: questo ci permette di approcciarci alle ultime sei giornate con ambizione. Non siamo stati baciati dalla dea fortuna per arrivare a questo momento, ma adesso dobbiamo meritarci tutto fino alla fine. Pensavamo che dai 75 punti in su si sarebbe potuti arrivare in Champions, ma non abbiamo mai fatto le tabelle. Potrebbero esserci delle squadre in grado di fare dei filotti o qualcuno che potrebbe perdere terreno. In questo momento è bene concentrarci su ogni singola partita per cercare di ottenere il massimo. Ho sempre sostenuto che ci sarebbero state sette squadre in lotta per entrare nelle prime quattro, chi rimarrà fuori sarà deluso".
LA LAZIO
"Gli scontri diretti valgono doppio, ne abbiamo tre da giocare e adesso conta solo quello di domani sera. La Lazio deve recuperare in classifica e sarà una partita importante anche per loro; lo scatto in avanti sarebbe ancora più importante. Loro sono una squadra forte, l'abbiamo già battuta ma sono sempre state partite equilibrate. Avremo sicuramente voglia e determinazione di fare una grande partita".
COME STA IL MILAN
"Non siamo stanchi fisicamente, sotto quel punto di vista mercoledì scorso abbiamo disputato una delle nostre migliori partite. Dobbiamo essere più efficaci nell'ultimo quarto di campo, e non è una cosa da poco: è la differenza che passa tra vincere le partite e rischiare di non farlo. Era difficile pensare che potessimo mantenere quel ritmo di risultati. Dobbiamo essere lucidi e riconoscere che c'è stato un momento della stagione in cui portavamo a casa tutto quello che potevamo raccogliere e anche di più, in questo periodo sta accadendo il contrario. Abbiamo sei partite per centrare un obiettivo importante".
SITUAZIONE INFORTUNATI
"Ibra sta meglio ma non sarà della partita domani, dovrebbe esserci col Benevento. Mario sta sicuramente meglio, si giocherà il posto da titolare con Leão: hanno entrambi le caratteristiche giuste per darci un apporto importante nella metà campo avversaria. Theo sta meglio, ieri si è allenato in parte con la squadra, se oggi farà una seduta intera domani potrebbe essere a disposizione. Romagnoli si è allenato con continuità con la squadra e ha migliorato il suo stato di forma. Ieri Tomori ha avuto un piccolo problemino, domani valuteremo le sue condizioni".
IBRA E RAFA
"Zlatan ha alzato il livello di qualità e personalità, il suo carisma ha aiutato tutti a crescere. I suoi compagni sono stati bravi a seguire la sua scia e ad avere una crescita con grande costanza e volontà. Siamo diventati una squadra di alto livello che si sta giocando una posizione importante in un campionato difficile. Il progetto Leão e la sua maturazione vanno avanti a prescindere dal suo ruolo. Prevedere quello che sarà il ruolo di Rafa diventa difficile, la crescita di un giocatore ti permette di trovare soluzioni e impieghi che tu in un determinato momento non immagini nemmeno".
CREDERCI FINO ALLA FINE
"Abbiamo superato tanti crash test in questo percorso. Credo che anche nella prestazione di mercoledì, pur nella sconfitta, un allenatore vede delle situazioni positive: abbiamo parlato poco della partita contro il Sassuolo, ci siamo concentrati subito sulla gara successiva. Siamo stati squadra per tutti i novanta minuti, credo che rigiocando 100 volte la partita di mercoledì scorso, 99 non la perderemmo. I miei giocatori sono forti tatticamente, mentalmente e moralmente. Sarebbe stato illusorio pensare di raggiungere un risultato senza passare attraverso delle difficoltà, ma abbiamo dimostrato che nelle difficoltà sappiamo trovare qualcosa in più. I nostri diretti rivali sono avversari forti, ma fino a oggi siamo stati in grado di essere migliori di loro: abbiamo un valore. Dobbiamo giocare al massimo, dobbiamo reagire".
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