A Milanello è la vigilia di Milan-Manchester United, un appuntamento molto importante per la stagione rossonera in programma domani, giovedì 18 marzo alle 21.00 a San Siro. In attesa dei convocati e soprattutto del match, Mister Stefano Pioli e Simon Kjær hanno presentato il ritorno degli Ottavi di finale di Europa League in conferenza stampa.
MISTER STEFANO PIOLI
IL BILANCIO DELL'EUROPA LEAGUE
"Tutte le partite che abbiamo fatto ci hanno migliorato e aiutato a crescere. Però domani il risultato è importante, vogliamo la qualificazione contro un grande avversario. Dobbiamo puntare a vincere. Tutti avrebbero firmato per essere qui, ma non dobbiamo accontentarci. Come ha detto giustamente Kjær, finora abbiamo fatto bene ma se dovessimo arrivare a fine stagione a mani vuote saremmo tutti delusi".
IL PUNTO SUGLI INFORTUNATI
"Bennacer e Ibra sono convocati e saranno disponibili, sono molto contento del loro recupero. Il rientro di Zlatan è molto importante, non può avere 90 minuti nelle gambe ma domani vedremo. Per gli altri ci dobbiamo prendere qualche ora: l'allenamento di domani mattina sarà decisivo per Romagnoli, Rebić, Calabria e Leão. Più possibilità di scelta ho e meglio è, specialmente ora che giochiamo spesso. Ma abbiamo dimostrato di poter fare bene anche in emergenza".
L'IMPORTANZA DI IBRA
"L'arrivo di Zlatan a gennaio scorso, e anche quello di Kjær, ha migliorato la squadra come spessore e come tenuta in campo. Non so se sia stato bravo a Sanremo, non l'ho visto, ma sul campo rimane un grande campione e tutti ci aspettiamo tanto da qui a fine stagione".
IL MANCHESTER UTD LONTANO DA OLD TRAFFORD
"Le difficoltà ci saranno tutte, conosciamo le qualità e le caratteristiche dei nostri avversari. Non perdono da tante partite, noi dovremo giocare con qualità personalità, e ritmo per passare il turno".
IL POST MILAN-NAPOLI
"Le situazioni di Gigio, Theo e Rebić possono capitare, è stata una partita nervosa e difficile, ma non dovranno ripetersi. Dobbiamo imparare a essere più lucidi".
IL RISULTATO DELL'ANDATA
"Quando prepari le partite le immagini, però è difficile fare previsioni. All'andata loro hanno cercato di giocare aggressivi e noi siamo usciti bene con il palleggio. Il risultato di Old Trafford non ci deve condizionare, domani non possiamo gestire niente, dovremo essere compatti, equilibrati e sempre pericolosi".
SIMON KJÆR
LA PARTITA D'ANDATA
"Dobbiamo e possiamo sempre migliorare, la partita che abbiamo giocato là ha dato delle risposte su cosa dobbiamo continuare a fare e cosa dovremo fare meglio".
IL PERCORSO DEL GRUPPO
"Secondo me non è più il caso di definire questo come un gruppo di giovani. La strada per arrivare qui è stata lunga, ci sono stati tanti passaggi belli e alcuni difficili, ma abbiamo sempre avuto la giusta mentalità. Eliminare il Manchester United dall'Europa League sarebbe un segnale importante per il gruppo, di crescita. Domani è una finale, se passiamo il turno non abbiamo vinto ancora niente ma sarebbe uno step importantissimo".
IL RITORNO DI IBRA
"Dentro e fuori dal campo è sempre in grado di dare qualcosa, anche quando non gioca. Per me è difficile esprimermi sulle chance che possa giocare domani sera. Che sia in campo o nello spogliatoio, però, è in grado di trasmetterci tanto".
LA QUALITÀ DEL MANCHESTER UNITED
"Da parte nostra sapevamo che avremmo affrontato una grande squadra, ma eravamo allo stesso tempo consapevoli che avremmo creato dei problemi giocando al massimo delle nostre qualità. Conosco molto bene Cavani, ci ho giocato tanti anni fa a Palermo ed è un attaccante straordinario. Ma non ci interessa chi scenderà in campo dei nostri avversari, abbiamo molto rispetto per loro ma faremo la nostra partita".
IL RUOLO NELLO SPOGLIATOIO
"Sin dal primo giorno mi è stato chiesto di aiutare lo spogliatoio, dare un esempio ai più giovani in termini di lavoro e professionalità. Il gruppo è fantastico, ha fame di migliorare e voglia di imparare. È stato un bel percorso insieme, ho imparato molto, ma dobbiamo continuare così, a lavorare duro tutti i giorni e non mollare".
L'INTESA CON TOMORI
"Non conoscevo Fikayo prima che arrivasse, ma la sua mentalità si è dimostrata importante da subito, aveva voglia di dimostrare e ha fatto molto bene. È un difensore molto veloce e molto più aggressivo della media in Serie A, ci siamo parlati tanto prima delle partite per capire i nostri movimenti. Ma non mi ha sorpreso perché ha grandi qualità".
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