Per la prima volta nella sua storia, il Milan conquista il terzo Scudetto di fila. Eppure la stagione era iniziata senza le fanfare dell’estate 1992. Nessuna campagna acquisti spettacolare, ma tanta sostanza. E, soprattutto, tanto Savićević. Il montenegrino viene recuperato da Capello nel momento topico della stagione, all'indomani della Supercoppa Europea persa contro il Parma a San Siro. Dejan dipinge e Marcel Desailly scolpisce. L’equilibrio garantito al centrocampo dal francese arrivato a al Milan per l’operazione al menisco di Boban, rende impermeabile, grazie alla felice accoppiata con Albertini, la difesa rossonera.
Danno il loro contributo anche Laudrup, Raducioiu e Panucci. È il campionato in cui Marco Simone diventa stabilmente titolare, in una stagione in cui Fabio Capello valorizza i gol pesantissimi di Daniele Massaro. Sebastiano Rossi insegue e stabilisce il record d’imbattibilità per i portieri della Serie A (929 minuti, tra il gol di Milan-Cagliari 2-1 di dicembre e quello di Milan-Foggia 2-1 di alcuni mesi dopo). In assenza di van Basten, il punto di forza del meccanismo rossonero diventa la difesa che incassa solo 15 gol in 34 partite.