In molti sospettavano che il Milan normalizzato avesse perso la sua anima. Nell'estate del 1991, sul piano psicologico, il passaggio dal calcio visionario di Arrigo Sacchi a quello pragmatico di Fabio Capello non è stato semplice ed immediato da accettare per tutti. Il Milan torna una squadra normale? La domanda sarebbe stata sì sul piano tattico, ma non su quello delle vittorie. Ancora tante, ancora importanti. Nell'estate 1991, Sacchi lascia la società per diventare commissario tecnico della Nazionale. Gli subentra Fabio Capello.
Il Milan va ben presto in testa, vince il titolo d’inverno e senza perdere una partita vince il campionato. È lo Scudetto dell’imbattibilità, con van Basten capocannoniere con 25 gol. Il Milan segna 74 gol concedendosi alcune goleade: un 5-0 al Napoli, un 5-1 alla Sampdoria campione uscente e, a Foggia, nell'ultima giornata, i rossoneri vincono 8-2. Nasce la leggenda degli “Invincibili” con Sebastiano Rossi in porta, una difesa fortissima con Tassotti, Costacurta, il capitano Baresi e Maldini a sostegno dei tre irresistibili olandesi; e poi campioni come Massaro, Donadoni, Albertini, Evani e Ancelotti a completare una squadra senza rivali.