Tocca allo “sceriffo” Gipo Viani prendere in mano le redini della squadra rossonera. La campagna acquisti estiva era stata impostata sugli arrivi di Zannier, Bean, Galli, Soldan, il norvegese Bredesen e l’argentino Cucchiaroni. È un campionato altalenante, con Il Milan che, dopo aver vinto la sua seconda Coppa Latina nel 1956 in Finale contro l’Athletic Bilbao, parte bene. Ma la sua corsa sembra sbandare a causa delle due sconfitte consecutive contro Napoli e Padova: ben sette gol subiti nel giro di due partite.
Il Derby casalingo del 21 ottobre era un po’ il momento della verità, ma il Milan tiene botta, pareggia 1-1 con un gol di Bredesen e da quel momento si riprende. La squadra rossonera trae anche grande autostima dalla vittoria di Firenze per 3-0 contro i campioni in carica. Da lì alla testa della classifica il passo è tutto sommato breve. Il resto del torneo è un dominio totale milanista, anche grazie alla rivelazione rappresentata da Gastone Bean che con i suoi gol (17) ha guidato al titolo l’attacco rossonero.