Che Coppa, quella Coppa! Iniziata in sordina contro gli svizzeri dell’Aarau, la marcia rossonera lievita nel secondo turno, quando allo stadio Parken di Copenaghen, contro la formazione di casa, il Milan vince 6-0. La svolta arriva prima di uno 0-0 sul campo innevate e con le righe rosse tracciate a terra, sul campo dell’Anderlecht. Dejan Savićević non parte con la squadra, c’è tensione, un clima che a tempo debito Fabio Capello saprà usare al meglio per trasformarlo in un punto di forza della squadra.
Prima di partire per Tokyo per la Finale Intercontinentale contro il San Paolo, il Genio illumina San Siro con tre assist per le tre reti di Milan-Porto 3-0. Da lì in avanti è un crescendo rossonero. La Coppa dei Campioni 1993/94 è l’unica che prevede una Semifinale secca contro la seconda dell’altro girone di qualificazione. Altro 3-0 in Milan-Monaco, ma le squalifiche di Baresi e Costacurta scoraggiano i tifosi rossoneri. Ad Atene, in occasione della Finale, sono molto più gremite le tribune blaugrana di quelle rossonere. Ma in Milan-Barcellona, il capolavoro contro lo squadrone di Johan Cruijff è tutto e solo rossonero. Il 4-0 di Atene verrà eletto cinque anni dopo dai tifosi rossoneri come la Partita del Secolo del Milan.
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