CHAMPIONS LEAGUE 1989/90

Ernst Happel Stadion di Vienna, 23 maggio 1990

La tripletta rossonera della stagione 1989/90 (Supercoppa Europea, Coppa Intercontinentale e Coppa dei Campioni) si conclude a Vienna. Tre trofei euro-mondiali in una sola stagione: una grande impresa rossonera. La marcia rossonera per arrivare per il secondo anno consecutivo a conquistare la Coppa dei Campioni, traguardo che sarebbe rimasto imbattuto per tanti anni fino al Real Madrid del nuovo Millennio, è iniziata nel profondo nord d’Europa, Helsinki, Finlandia, Scandinavia.

L’immagine di Arrigo Sacchi all'altoparlante che allena la squadra dettando i movimenti a Borgonovo fa epoca. Dopo aver superato i finlandesi, il Milan traballa in campionato ma riesce a rifarsi, nonostante i tanti falli subìti nel ritorno a Madrid, eliminando il Real negli Ottavi di Finale. La Coppa va in letargo fino a marzo e il Milan rimonta posizioni su posizioni in campionato. Stanchi alla meta dopo tanti sforzi, i rossoneri si salvano con grande esperienza eliminando, in entrambi i casi ai tempi supplementari, sia i belgi del Malines che i tedeschi del Bayern. Fino alla Finale del Prater: Rijkaard segna il gol della vittoria il 23 maggio 1990 contro il Benfica.

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